Forlì. Sicurezza stradale, lezione speciale per 400 studenti

Hanno ascoltato le storie di chi ha perso un figlio in un incidente stradale, quelle di chi tenta di salvare le vittime che arrivano al pronto soccorso spesso in condizioni disperate e, ancora, quelle dei soccorritori che si ritrovano spesso a dover constatare il decesso di giovani vite perse sull’asfalto. È stata una platea attenta e partecipe quella dei circa 400 ragazzi, in prevalenza di quarta e quinta superiore, che ieri hanno riempito il teatro Diego Fabbri per partecipare a “Guida e lascia vivere”, iniziativa, proposta da Maurizio Tassani e sostenuta dai Club Lions di Forlì Valle del Bidente e Forlì-Cesena Terre di Romagna, organizzata dall’Unità Eventi ed Educazione Stradale della Polizia Locale con il Patrocinio del Comune di Forlì e con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna.

«È bene ricordare che si è fatto anche tanto su questo versante perché quando abbiamo fondato l’Asaps, proprio qui a Forlì nel 1991, si contavano ancora 7.800 morti sulle strade, adesso le vittime sono 3.039 - quantifica Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, l’Associazione sostenitori amici della Polizia stradale -. All’inizio degli anni ’90 si contavano circa 917 morti nelle due notti del fine settimana, siamo scesi a 250, sempre tantissimi, ma c’è stato veramente un intervento. Ora dobbiamo porci a una “vision zero” di vittime della strada, a cominciare dalle piccole realtà favorite come nella nostra provincia». Velocità, distrazione, alcol sono tra le cause di incidenti più frequenti. Tra gli ospiti che hanno cercato di fare breccia nell’attenzione dei ragazzi, anche l’ ex pilota della motoGp, Loris Reggiani.

«Io ero uno di quelli che prima di cominciare a correre andavo sul muraglione con gli amici quasi tutti i sabati e ne ho persi alcuni fra l’altro in quei viaggi – ha detto ai ragazzi -. Ho iniziato così ad andare in pista dove mi divertivo di più, andavo più forte e se cadevo non incontravo ostacoli e comunque non c’era mai qualcuno che venisse giù dall’altra parte».

Toccante anche la testimonianza di Sonia Mezzadri, mamma di Nicolas Comati, morto in un incidente stradale, a cui ha dedicato una associazione che porta il suo nome. «Nicolas è mancato in un incidente stradale – testimonia -. è importante sensibilizzare i ragazzi rispetto quanto sia preziosa la vita. Attraverso l’associazione a lui dedicata parlo ai ragazzi e penso che se riesco a colpirne anche solo uno è una vita salvata in memoria di Nicolas». Tante le domande che i ragazzi hanno rivolto ai diversi relatori tra i quali anche numerosi medici ed operatori sanitari dell’Associazione Preveni...amo del Trauma Center Ausl Romagna.

In Romagna si contano 1200 traumi l’anno di cui 800 veramente gravi. 300 finiscono in terapia intensiva e l’anno scorso sono stati 157 causati da incidenti.

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