Forlì. Sicurezza nei luoghi sanitari, la Uil torna all’attacco

Forlì

Attenzione alla sicurezza dei lavoratori e valorizzazione delle attività professionali delle insegnanti. Sono solo due temi, tra tanti, rispetto ai quali la Uil sollecita l’attenzione del Comune. «La discussione in corso sul tema dei vigili all’ingresso del municipio è sicuramente importante ma in Comune, oltre a questa, ci sono tante questioni che vanno affrontate – spiega Michele Bertaccini, segretario della Uil Fpl Forlì -. Altre centinaia di dipendenti aspettano risposte. Due settori, fra tutti, sono i servizi sociali e le insegnanti. Il primo ambito merita attenzione sia per l’utenza che per l’attività che svolgono rispetto a grandi fragilità sempre più complesse. L’altro tema è quello delle maestre, che lavorano nei plessi comunali e che dunque svolgono un servizio fondamentale per tutti noi. In questo senso, chiediamo di dare immediata applicazione alle progressioni dei mesi scorsi». La questione della sicurezza rimane una priorità per il sindacato. «Già mesi fa abbiamo posto l’attenzione sul tema e per quanto riguarda il Comune abbiamo chiesto l’avvio di un servizio di vigilanza che desse una maggior sicurezza agli operatori che lavorano in via Oberdan, struttura dove sono stati spostati tutti i servizi sociali – spiega Bertaccini -. In questo caso bisogna concordare una modalità che permetta di avere una figura che, in maniera discreta, sia presente e possa aiutare a fronteggiare eventuali criticità. Dopo i locali di via Colombo, questa è la realtà che a Forlì merita attenzione prima che succeda qualcosa di grave. Le aggressioni ai danni delle assistenti sociali non sono rare e visto che adesso tutto il servizio è concentrato in una sola struttura, sarebbe anche più semplice garantire una maggiore sicurezza a chi ci lavora. È ovvio che sono da escludere soluzioni come metal detector o guardie armate poiché la loro presenza non creerebbe un clima di fiducia». Buone notizie, invece, per i servizi della sanità pubblica portati avanti nella sede di via Colombo, a due passi dalla stazione. Un luogo che è stato, spesso, teatro di episodi di violenza ai danni dei lavoratori Ausl rispetto ai quali il sindacato aveva più volte sollecitato i dirigenti della sanità pubblica rispetto all’urgenza di inserire figure di controllo. «L’ Ausl ha attivato un servizio di guardia al mattino, è un segnale positivo che va riconosciuto – prosegue il sindacalista -. Al pomeriggio, invece, è stato installato un servizio di videosorveglianza ma manca ora la copertura dei servizi fuori orario Cup, come quelli svolti dall’assistenza domiciliare, l’ostetricia e il servizio psicologi. È comunque un passo positivo anche se non completo». La vigilanza è una necessità anche per Forlimpopoli dove, al momento, c’è solo un servizio di ronda notturna. «La struttura è grande e qualche passaggio dei vigilanti nel corso della nottata non dà sicurezza – conclude Bertaccini -. Visto che, rispetto via Colombo un primo segnale c’è stato, speriamo di proseguire questo ragionamento continuando a mappare le situazioni in cui potrebbero verificarsi maggiori criticità».

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