Forlì, si finge Carabiniere per sedurre una donna: scoperto dalla Polizia

Forlì
  • 04 maggio 2024

Siamo colleghi, siamo Carabinieri in trasferta”: sono le parole che si sono sentiti rivolgere gli agenti delle volanti a Forlì nel momento in cui controllavano un veicolo con all’interno un lampeggiante e paletta con scritta “Carabinieri”.

Gli agenti non hanno però dato credito ai due che venivano smascherati nel momento in cui gli veniva chiesto di mostrare la tessera di riconoscimento, rimediando così una doppia denuncia per false attestazioni a pubblico ufficiale e possesso di segni distintivi contraffatti

Lo scorso 24 aprile

Nel pomeriggio di mercoledì 24 aprile, alle volanti della Questura di Forlì/Cesena giungeva segnalazione della presenza in città di un’autovettura che si aggirava in città con esposti, sul cruscotto, un dispositivo lampeggiante di colore blu ed una paletta di segnalazione manuale. Le Volanti attivavano subito le ricerche del veicolo e dopo pochi minuti, intercettavano lo stesso in via Ravegnana, procedendone al controllo. Gli operatori di Polizia potevano sul cruscotto, il lampeggiante collegato tramite cavo elettrico alla presa accendisigari; posizionata di fianco all’autoradio vi era la paletta di segnalazione con la scritta Ministero della difesa, Carabinieri. I poliziotti chiedevano spiegazioni e il conducente rispondeva prontamente “Siamo colleghi dei Carabinieri in transito”. A tal punto gli operatori chiedevano di mostrare i tesserini di riconoscimento ma le due persone, un uomo ed una donna, dichiaravano di non averli al seguito.

Una montatura per conquistare la donna

All’incalzare delle richieste di spiegazioni l’uomo, conducente del veicolo, dopo essere sceso dall’auto, senza farsi udire dalla ragazza in sua compagnia, ammetteva fosse tutta un “montatura” da lui messa in atto per conquistare sentimentalmente la donna.

I due sono ora indagati per i reati di falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri e per il possesso di segni distintivi contraffatti.

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