Forlì, scoperti movimenti finanziari illeciti con le ricariche telefoniche: tre denunciate

Forlì
  • 30 agosto 2024

Avevano ideato un originale stratagemma per disporre rapidamente di denaro contante, eludendo la normativa antiriciclaggio, realizzando movimentazioni finanziarie illecite per oltre 125 mila euro. A scoprire il trucco è stata un'indagine della Guardia di Finanza. Le investigazioni sono partite in seguito all’approfondimento di alcune segnalazioni di operazioni sospette sul conto di una rivendita di generi di monopoli della provincia gestita da una 46enne. Gli accertamenti svolti dai militari del Gruppo di Forlì nei riguardi della tabaccheria, operante in nome e per conto di un noto circuito di moneta elettronica, hanno permesso di rilevare un elevato e ripetuto numero di ricariche effettuate su alcune carte di credito prepagate per lo più riconducibili alla sfera familiare della titolare, tutte eseguite da una serie di soggetti ricorrenti. Raccogliendo le testimonianze di questi ultimi e incrociando i dati in loro possesso, i finanzieri hanno scoperto che costoro, in realtà, non avevano mai richiesto operazioni di questo tipo, così appurando che i documenti d’identità erano stati utilizzati, a loro insaputa, per effettuare le ricariche. L’espediente, infatti, era stato architettato dalla tabaccheria adoperando dati e informazioni non veritieri, tuttavia utili ad indurre in errore il succitato intermediario di moneta elettronica, che procedeva ad anticipare istantaneamente le relative somme sulle carte prepagate, le quali venivano subito dopo dirottate sul conto corrente della stessa titolare attraverso appositi bonifici. Tra il mese di marzo 2022 e quello di giugno 2023, sono state rilevate operazioni di ricarica attraverso il suddetto circuito per un importo totale di euro 125.564. Per tali motivi i militari hanno denunciato alla competente Procura della Repubblica la titolare della rivendita per l'inosservanza degli obblighi di adeguata verifica e l’utilizzo di dati e informazioni falsi relativi al cliente. Con essa sono state, altresì, deferite alla medesima Autorità altre due donne, una 45enne e una 32enne, le quali si erano prestate, consapevolmente, ad agevolare le condotte fraudolente.

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