Forlì, salesiani in festa per don Bosco
Salesiani in festa per la ricorrenza del fondatore don Giovanni Bosco. Il “santo dei giovani” sarà ricordato oggi, a partire dalla messa celebrata alle 8.30 nella chiesa di San Biagio, da don Andrea Torresin, ex allievo del convitto forlivese e incaricato dell’animazione vocazionale dell’Ispettoria salesiana. Alle 17.30 è previsto il pellegrinaggio della Famiglia salesiana alla Novena della Madonna del Fuoco in Cattedrale, che culminerà alle 18.15 con la messa presieduta dal vescovo di Forlì-Bertinoro Livio Corazza. Giunta in diocesi nel 1942, in pieno conflitto mondiale, su invito dell’allora vescovo Giuseppe Rolla, la comunità salesiana svolge una nutrita serie di attività, tutte imperniate sulla cura dei giovani: il Centro di formazione professionale Cnos-Fap “Don Bosco”, che si è arricchito recentemente di nuovi insegnamenti e ha investito risorse per adeguare e ampliare laboratori e aule, la sala multimediale “San Luigi”, il convitto per studenti di Istituti di istruzione superiore e infine il collegio per studenti universitari e dei corsi Its Maker e dell’Enav Academy. Se la formazione professionale è frequentata da circa 380 fra ragazzi e ragazze, il convitto e il collegio ospitano 125 studenti provenienti da varie parti d’Italia e dall’estero. Gli storici documentano un passaggio di don Bosco da Forlì alla data del 28 febbraio 1867. Il vescovo dell’epoca era monsignor Pier Paolo Trucchi, amico del conte Vimercati, di cui il sacerdote era ospite a Roma. Solo al termine della liturgia, don Bosco e il segretario don Francesia riuscirono ad incontrare il vescovo di Forlì, che aveva saputo dell’illustre visita grazie alla lettera di avviso appena ricevuta. Al santo torinese è dedicato un altare all’interno della cappella della Madonna del Fuoco.