Forlì. Rubens Gardelli: «Ho rivisto il piccolo Brando in videochiamata, che emozione»

Forlì

«Sono riuscito a rivedere Brando in videochiamata, è stata un’emozione fortissima». Rubens Gardelli ha ottenuto una prima concessione importante nella battaglia avviata per poter riavere il figlio, portato in Guatemala dalla mamma a luglio del 2023 e mai più tornato a Forlì. Una battaglia legale dura, che fino ad oggi non aveva regalato gioie a Gardelli, che però non si è mai arreso.

«Sono molto contento, ho parlato e giocato mezz’oretta in videochiamata con Brando, finché ha cominciato a correre intorno al tavolo, era felice. è stata un’emozione grande, mi sento felice e con più speranze di poter finalmente esercitare il ruolo di padre con mio figlio. Brando ha solo 3 anni e 4 mesi, ma mi ha riconosciuto e mi chiamava papà Ruben, senza la esse perché ancora non la dice. Mi mandava dei baci ed era contento di comunicare con me. Io avevo tutti i suoi giochi accanto a me, ho notato che l’italiano lo ha perso, per questo parlavo con lui anche in spagnolo. Mio figlio sta bene, è allegro e felice, posso vederlo almeno in videochiamata e spero di riuscire ad avere un ruolo importante nella sua vita». Questa è stata la prima videochiamata possibile dopo tanto tempo, alla quale ne seguiranno altre, una già sabato prossimo.

«Così mi ha promesso la mamma - prosegue Rubens -, lo rivedrò. Per poterlo fare e per il bene di Brando ho accettato la presenza della psicologa durante le videochiamate. Spero che Brando si riavvicini a me, poi se tutto va bene nelle prossime videochiamate vorrei proporre alla mamma un incontro con mio figlio in un territorio neutro, non in Guatemala dove non posso andare e non in Italia dove lei si sentirebbe minacciata, un posto dove lei non si senta a rischio. Ho bisogno di vederlo dal vivo, di abbracciarlo. Non voglio che mio figli si dimentichi del papà».

Un primo passo importante dopo tanta sofferenza è arrivato per Rubens Gardelli che non ha mai perso la speranza. «Mi piace pensare che sia stato un miracolo di Papa Francesco - afferma Gardelli - , al quale avevo scritto una lettera, Bergoglio mi aveva risposto, poi ci ha lasciati. Magari ci ha messo lo zampino da lassù per darmi una mano e farmi un gran regalo dopo Pasqua. Ora attendo con ansia il prossimo incontro con Brando e spero davvero di cominciare ad esercitare il mio ruolo di padre nella sua vita».

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