Forlì, “Progetto di vita” per mettere al centro la persona disabile

Forlì
  • 02 novembre 2024

Diventerà operativo dal 1° gennaio 2025 il “Progetto di vita”. La provincia di Forlì-Cesena, infatti, è una delle nove scelte a livello nazionale per avviare la sperimentazione del cosiddetto decreto “Locatelli”. Sono stati mossi formalmente i primi passi in occasione della commissione consiliare di giovedì pomeriggio, proprio per spiegare le novità introdotte. In buona sostanza le nuove procedure andranno a semplificare il sistema di accertamento dell’invalidità civile e garantiranno un approccio innovativo nella presa in carico della persona con disabilità, attraverso un vero e proprio progetto di vita definito a partire dai desideri delle persone fragili, anziane e disabili, e rispondente ai bisogni del soggetto. «Nel nostro ambito vige ancora un paradigma prettamente biomedico – esordisce Francesco Sintoni, direttore del distretto sanitario –, un modello che non critico ma ad oggi i bisogni delle persone si sono modificati. Anche noi sanitari, quindi, dobbiamo fare questo passo in più, ovvero ragionare attorno alla salute e al benessere dell’individuo non solo con un approccio prettamente sanitario». Ed è proprio qui che sta la “rivoluzione”. Ma come funzionerà? «Viene introdotta prima di tutto la valutazione di base, un procedimento unitario e multidisciplinare per accertare la condizione di disabilità – spiegano le responsabili degli uffici comunali, Maria Laura Gurioli e Elisa Bandini –. Per quanto riguarda il “Progetto di vita”, invece, è finalizzato a realizzare gli obiettivi della persona con disabilità per migliorare le condizioni personali e di salute nei diversi ambiti di vita, facilitandone l’inclusione sociale e promuovendone l’autodeterminazione. Sarà la stessa persona con disabilità a farne richiesta o il proprio tutore. Le istituzioni, a partire dagli enti locali, l’azienda sanitaria le scuole e le associazioni faranno parte di una apposita commissione che valuterà il progetto di vita per poi darne corso. Dal 2025, proprio per dare gambe a questo percorso, lo Stato stanzierà ulteriori risorse».

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