Forlì, processo per la scomparsa di Sara Pedri: «Nel reparto clima oppressivo»

Forlì
  • 08 ottobre 2024

«Nel reparto di ginecologia dell’ospedale di Trento si era creato un clima oppressivo». Lo ha detto lunedì in apertura della sua requisitoria il sostituto procuratore Maria Colpani davanti al gup del Tribunale di Trento, Marco Tamburrino, nel processo a carico dell’ex primario Saverio Tateo e la sua vice Liliana Mereu accusati di presunti maltrattamenti ai danni di 21 tra infermiere, ostetriche e medici tra cui la 31enne ginecologa forlivese Sara Pedri scomparsa il 4 marzo 2021 subito dopo avere dato le dimissioni per le presunte pressioni subite in reparto. «Sono molte le testimonianze raccolte che fanno capire il clima oppressivo che si era creato nel reparto di ginecologia dell’ospedale Santa Chiara di Trento, problematiche già note fin dal 2018» ha proseguito la pm. Nella sua lunga requisitoria, iniziata alle 9.30, il pubblico ministero ha ripercorso anche la giornata del 4 marzo del 2021, quando al lago di Santa Giustina, in Val di Non, venne ritrovata l’auto della ginecologa le cui ricerche sono state ora sospese. Una lunga giornata , concluso verso le 18.30. L’udienza è stata aggiornata al 29 novembre quando si conosceranno le richieste di condanna dell’accusa per i due imputati.

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