Forlì. Premio internazionale Anna Dente, una romagnola “Ostessa 2024”
L’ultima promessa fatta alla madre prima che chiudesse gli occhi per sempre è stata esaudita con un premio a lei dedicato volto a valorizzare le donne nella ristorazione. Angela Ferracci lo aveva assicurato alla mamma Anna Dente, celebre chef dalle umili origini che seppe valorizzare la cucina contadina romana e laziale tanto che fu premiata dalla Regione Lazio in qualità di ambasciatrice della cucina locale nel mondo.
«Ho voluto fortemente fondare l’ associazione culturale Anna Dente dedicata a mia madre a Forlì - spiega la figlia Angela - proprio perché grazie alla forza e alla resilienza che ho trovato nei romagnoli e che accomunava mia madre, sono riuscita a concretizzare questo mio progetto. Ho potuto, anche grazie alla Romagna che mi ha adottato oltre 15 anni fa, avere la possibilità di portare avanti quello che mia madre mi aveva chiesto in punto di morte cioè riconoscere e promuovere il valore delle donne nella ristorazione». La prima edizione del “Premio Internazionale Anna Dente Ostessa 2024” si è svolta qualche settimana fa a Roma nella Tribuna Autorità dello Stadio Olimpico nell’ambito dell’evento Excellence Food Innovation. «Il premio è rivolto alle donne del mondo enogastronomico e della filiera agroalimentare - prosegue Ferracci - e ha già avuto carattere internazionale perché siamo stati invitati al Forum delle donne della ristorazione che si terrà il 2 e 3 marzo prossimo a New York, ne sono molto contenta».
Il premio è il primo in Italia e probabilmente nel mondo ad essere intitolato a una donna chef. «Mia madre era contadina, macellaia e cuoca di indiscusso talento. Proprio allo stadio olimpico come chef della nazionale italiana di rugby, fu chiamata ad inaugurare un nuovo modo di vivere la convivialità, lo sport, la promozione della cultura italiana e infatti, il 17 novembre 2012, organizzò lo show cooking in occasione dell’incontro Italia - All Blacks». Il premio, seppur alla prima edizione, ha già ottenuto il patrocinio di Casa Artusi. «Era presente anche la professoressa Laila Tentoni, presidente di Casa Artusi che ha premiato le 5 donne più esperte del settore con il premio speciale “Ostesse mater”. Sono state 45 le persone premiate in vari ambiti e tra queste 28 donne che simboleggiano la leadership nella ristorazione. Tra loro anche la romagnola Elisa Maraldi dell’ agriturismo “Casa Molinari” di Santa Maria Nuova di Bertinoro. «Ha avuto questo premio - spiega Ferracci - perché si è contraddistinta nel portare avanti quello che era un po’ il messaggio di mia madre e ciò resilienza, forza, coraggio e soprattutto la ricerca di materie prime buone e genuine oltre al saper cucinare con i prodotti che si hanno a disposizione senza sprechi». Sono state numerose le partecipanti provenienti da tutta Italia. «Non solo ostesse e chef ma anche macellaie, norcine, enologhe, sommelier, gastronome, maître e addette all’accoglienza di sala, pasticciere, panificatrici, esperte di olio, donne del vino, giornaliste enogastronomiche, esperte di marketing, comunicazione e imprenditoria di settore». Tante sono le iniziative che Angela Ferracci è determinata a realizzare in onore della mamma. “Ho annunciato durante il premio la nascita di “Redori” - spiega - una rete di donne che, nel ricordo di mia madre, possano collaborare per ottenere un cambiamento culturale caratterizzato da un maggiore inclusione, da reali pari opportunità e da condivisione di saperi e punti di vista necessari per la crescita professionale del settore enogastronomia”. Poi l’idea rivolta all’amministrazione comunale: “Vorrei proporre al Comune, attraverso l’ assessore competente e agli organismi di zona, un convegno a Forlì, per parlare del tema:donne nella ristorazione, sfide e nuove prospettive per il futuro”.