Forlì. Orti sociali, è boom di domande. Spazio a coltivatori di tutte le età
E’ boom di domande per gli orti sociali. Il Comune, infatti, in questi anni ha tolto alcuni vincoli e ha aperto a coltivatori di tutte le età. Niente più hobby per pensionati, ma un vero e proprio momento di relax per tutti. La città di Forlì conta 661 orti distribuiti su 16 zone ortive in gestione, tramite convenzione (recentemente prorogate), a 4 associazioni anziani del territorio. A ciò si aggiunge anche l’assegnazione dei cosiddetti orti liberi, per cui il Municipio annualmente predispone un avviso pubblico per la formazione per destinare quei fazzoletti di terra rientrati nella disponibilità del Comune per rinuncia o decesso. Nelle prossime settimane sarà possibile fare domanda per la graduatoria 2025. Negli ultimi anni il trend delle domande per l’assegnazione di un orto è in continuo aumento, motivato anche dal desiderio di produrre e coltivare prodotti genuini e sani. Infatti, possono farne richiesta gli over 60, ma anche componenti di un nucleo familiare vulnerabile coinvolto in un progetto dei servizi sociali territoriali o essere in percorsi di inserimento o reinserimento lavorativo, a cui, in graduatoria viene data priorità o a singoli ortisti purché maggiorenni e al fine di promuovere l’idea di una ortocultura condivisa tra cittadini, anche gruppi di persone. A Forlì, in effetti, gli orti sociali non sono una grande novità, bensì una tradizione. Da tempo in città tante persone anziane si dedicano alla cura e alla coltivazione di ortaggi. Un dato che stupirebbe poco, se non fosse che negli ultimi tempi, grazie anche alle modifiche apportate, la coltivazione di un piccolo fazzoletto di terra si è aperta anche a giovani e adulti. Qualche dato. Nel 2023 le domande pervenute sono state 161 per 60 orti assegnati, di questi il 50% ad over 60 e la restante metà alle altre catogorie. Più precisamente sono 24 i fazzoletti per singoli ortisti, 3 per i nuclei familiari vulnerabili e altri 3 a gruppi di cittadini. Nel 2024, leggera flessione, legata al fatto che i piccoli appezzamenti di terreno sono stati inferiori. Le domande pervenute sono state 153 per 52 orti. Di questi 23 a persone over 60, 25 a singoli ortisti e 4 a nuclei familiari vulnerabili. Nessun gruppo questa volta, invece, ha deciso di sfruttare questa occasione. Va ricordato, inoltre, che per essere assegnatario di un orto bisogna essere residenti a Forlì, non avere un altro terreno coltivabile e soprattutto bisogna essere in grado di provvedere da sè alla coltivazione (è ammessa la possibilità di farsi aiutare da componenti del proprio nucleo familiare o, occasionalmente e per periodi non superiori a dodici mesi, da altre persone che dovranno rispettare i medesimi doveri previsti per gli assegnatari). «Quella delle aree ortive è una presenza estremamente positiva, di cui come Amministrazione andiamo molto orgogliosi- afferma l’assessore alla Partecipazione, Vincenzo Bongiorno-. Gli orti rappresentano un valore aggiunto per la nostra comunità poiché coinvolgono diverse centinaia di persone, favorendo l’attività all’aria aperta, la socializzazione, il rapporto tra diverse generazione e la buona alimentazione. Offrono inoltre l’occasione a diverse scolaresche di conoscere la stagionalità dei prodotti e i più corretti stili di vita, incoraggiando la condivisione di momenti di crescita e di confronto tra nonni e nipoti».