Forlì. Numeri positivi per la mostra “Il ritratto dell’artista”. Brunelli: «Oltre quattromila visitatori alla settimana»

Forlì

I numeri di visitatori alla grande mostra del San Domenico “Il ritratto dell’artista. Nello specchio di Narciso. Il volto, la maschera, il selfie” dopo un solo mese sono già superiori alle aspettative.

«La media registrata fino ad oggi è superiore ai 4.000 visitatori a settimana e quindi è una buona partenza - afferma Gianfranco Brunelli - i visitatori sono molto contenti. Abbiamo avuto reazioni positive, sono venuti molti gruppi, le scuole e tanti visitatori individuali. Stiamo facendo delle rilevazioni, raccogliendo dati, per vedere la provenienza dei visitatori e sulla tipologia, ma è presto per fare delle stime esatte».

L’affluenza è ottima e conferma la validità delle grandi mostre organizzate a Forlì. «Si, le nostre aspettative sono ampiamente rispettate, anche qualcosa in più - prosegue Brunelli - . Durante la settimana vengono soprattutto le scuole e qualche gruppo, poi dal venerdì c’è una maggiore concentrazione di presenze. Ogni mostra è una storia a sé, dati attendibili ancora non ne abbiamo, ma la percezione è che ci siano molti giovani. Ci sono mostre più trasversali che prendono tutti, altre evidenziano più partecipazione giovanile».

Il tema del ritratto, della maschera, fino ad arrivare ai selfie dei giorni nostri sta dunque riscuotendo consensi, abbraccia tutte le generazioni e offre spunti diversi ai visitatori. «C’è un riconoscimento della mostra, un interesse positivo - prosegue Brunelli - l’esposizione offre un motivo di riflessione, perché la mostra è un linguaggio, deve parlare in maniera appropriata e diversificata a tutti quelli che la vedono. In questo, c’è un elemento di interesse che non si consuma negli anni, ogni mostra è un diverso racconto attraverso l’arte e i suoi capolavori».

Le grandi mostre di Forlì sono anche il motore che spinge il turismo in città. «Le mostre sono state una bella invenzione per stabilire uno sviluppo e un profilo culturale della città - conclude Gianfranco Brunelli -. Portano un po’ di sviluppo economico e consentono la crescita culturale grazie anche ai laboratori didattici e al lavoro con le scuole. La mostra è sempre un’opportunità di crescita culturale e in questi giorni stanno partendo anche le iniziative collaterali che sono tantissime».

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