Forlì, nonno, padre e nipote: “Noi e i mattoncini Lego, una passione di famiglia”

Forlì

L’amore per i lego, i piccoli mattoncini colorati attraverso i quali sbizzarrire la propria fantasia, è una passione di famiglia per Franco, Nicola ed Elia Vandi, rispettivamente nonno, padre e figlio che condividono questo grande amore. C’erano anche loro, con una parte delle proprie creazioni, domenica nel salone del municipio per la seconda edizione di “Mattoncini in Comune”, manifestazione proposta dall’associazione Collego Aps che ha riscosso un grande successo di pubblico. In mostra oltre cinquecentomila mattoncini montati con tanti temi proposti per diverse tipologie di pubblico: dai dinosauri all’incantevole parco giochi meccanizzato e illuminato, dai poetici fiori alle auto sportive. «Sia io che mio padre e mio figlio facciamo parte dell’associazione Collego – spiega Nicola che ha raccolto l’amore per i lego dal padre e poi l’ha trasmesso a suo figlio –. Mio padre Franco, che oggi ha 80 anni, ha iniziato tanti anni fa ad acquistare e costruire lego». Nicola è dunque cresciuto in un mondo magico, fatto di mattoncini colorati e costruzioni che trovano limite solo nella fantasia. «Durante il lockdown, quando mio figlio Elia aveva 4 anni, ha iniziato a costruire. In questa ultima manifestazione ha esposto la sua collezione di dinosauri e di Star wars». Negli anni nella famiglia Vandi di pari passo alla passione per i mattoncini è cresciuta anche la necessità di avere spazi adatti dove custodirli. «Mio padre ha prima preso in affitto un negozio e poi un capannone – spiega –. Solo a casa mia abbiamo più di 500 set, mio padre ne avrà penso almeno il doppio o anche di più. In genere si comprano due scatole per ogni set, una la si costruisce e l’altra la si tiene come collezione storica». Scatole di montaggio che, nel tempo, possono diventare dei veri e propri tesori. «Io – esemplifica – ho set delle tre navi dei pirati dei Caraibi che, quando le acquistai, costavano circa 100-150 euro mentre adesso valgono oltre i mille euro». I mattoncini, in questa famiglia, sono dunque il collante che tiene unite tre generazioni. «Io e Elia costruiamo spesso insieme in casa – prosegue Vandi –. Se si rompe un pezzo a mio padre, Elia lo va ad aiutare, così spesso ci ritroviamo a costruire insieme». Tra le opere esposte in Comune, per la prima volta in assoluto a livello mondiale, “Il faro di Alessandria”, un’opera che per essere realizzata ha necessitato di un progetto di oltre 100 ore di lavoro e 13mila mattoncini. Grande soddisfazione anche per la novità di questa edizione, l’area giochi che ha visto grandi e piccini cimentarsi in opere d’ingegno e fantasia con tanto di attestato finale firmato dal presidente. «Ringraziamo l’amministrazione comunale per il grande sostegno e per averci fatto il grande regalo di portare il ministro della Cultura Alessandro Giuli a farci visita, il quale è stato piacevolmente colpito spendendo belle parole – dicono Giorgio Perrucci, Andrea Antonelli e Letizia Zagnoli del direttivo di Collego Aps – . Per la prossima edizione abbiamo già tante idee, potenzieremo sicuramente l’area giochi e porteremo tante altre belle novità».

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