Forlì, musica, arte e psicomotricità al servizio degli anziani
Musica, arte, psicomotricità. Elementi combinati tra loro che permettono di fornire un’attività molto apprezzata dagli anziani ospiti. E’ il valore aggiunto della struttura “Casa Mia”, ottenuto grazie a tre professioniste che interagendo tra loro e coinvolgendo anche i giovani delle scuole, dei centri estivi e degli scout, garantiscono agli anziani una stimolazione educativa per promuoverne il benessere. La pratica psicomotoria (affidata a Roberta Conte), la musicoterapia (affidata a Gladys Milesis) e l’arte della manualità (coordinata da Lina Calvo) lavorano insieme per migliorare il benessere degli anziani fragili, promuovendo un’integrazione armoniosa tra corpo e mente. «A questo si aggiunge – spiega Roberta Conte – il valore della rete territoriale che la casa di riposo ha costruito negli anni, non solo con le scuole e le realtà educative attraverso progetti intergenerazionali come quello con gli asili nido, ma anche con singole persone che scelgono di mettere a disposizione le proprie competenze e passioni. Questi volontari contribuiscono a creare momenti unici e arricchenti per gli anziani, insieme ai parenti».
Una rete che ha portato a diversi progetti che si svolgono nella struttura di via Curiel. «Attualmente le scuole verso le quali ci rivolgiamo sono i nidi – prosegue Roberta Conte, pedagogista psicomotricista – cioè “Bimbolandia”, “Il giardino delle fate” e “Il trenino” e abbiamo scoperto che questo rapporto con i giovanissimi risveglia negli anziani una serie di competenze e vecchie energie da andare a rispolverare». «Ora abbiamo anche gli scout della chiesa avventista – dice Lina Calvo – che una volta alla settimana vengono a fare arte-terapia e sono attesi dagli anziani. Anche quelli più chiusi in se stessi riescono a interagire con i ragazzini. Sono momenti belli. Con i bambini più piccoli, invece, abbiamo trovato un oggetto che li unisce, ad esempio un filo dell’amicizia».