Forlì. Missione compiuta: i vigili del fuoco sono sbarcati a Capo Nord
Missione compiuta. Lo stemma dei Vigili del fuoco di Forlì ha raggiunto a Capo Nord. Grazie a Giuseppe (Pino) Loberto, ingegnere funzionario dei vigili del fuoco in pensione, che con i compagni di viaggio Stefano Conti di Rimini e Germano Ciani, vigile del fuoco volontario di Bologna, ai quali si è poi aggiunta la compagna di vita di Pino, Antonella Giannini, in un mese ha percorso oltre 10.500 chilometri tra Italia, Austria, Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia, Estonia, Lituania, Polonia e Austria per arrivare alla meta. Un tour che rappresenta il sogno di ogni motociclista. «E’ stato un viaggio interessante e unico nel suo genere. Tutti i giorni 6-8 ore di moto a seconda della tappa, intercalati a due giorni nelle capitali per vedere le città – spiega Loberto -. Il bello è stato essere arrivati e aver visto questo Globo (simbolo di Capo Nord) che avevamo visto nei video. Purtroppo siamo capitati in un periodo in cui pioveva e c’era nebbia. Con me avevo il casco del vigili del fuoco, la bandiera del motoclub vigili del fuoco di Forlì, la bandiera dell’Italia; abbiamo varcato dodici confini. Un’esperienza unica. La cosa più bella è stata aver superato la sfida, essere arrivati. Orgoglio per me personalmente, ma anche per quello che rappresentavo, cioè vigili del fuoco, anche se in pensione».
Un viaggio attraverso l’Europa e le sue bellezze. «La Norvegia è stato il paesaggio più bello, con i suoi fiordi, la strada Atlantica – spiega Loberto –. C’è una visione paesaggistica diversa dalla nostra. Tanti turisti, tanto verde e acqua. Abbiamo incontrato anche Babbo Natale a Rovaniemi, varcato il Polo nord dalla Norvegia e alla Finlandia. La città più bella è Tallinn. Abbiamo visto anche un tenore di vita diverso, il rispetto della cosa comune. La cosa negativa è che soprattutto in Norvegia la polizia ha tolleranza zero con i limiti di velocità, senza il margine che c’è in Italia. Il viaggio, poi, ha messo a dura prova l’aspetto fisico viste le lunghe ore alla guida della moto (una Bmw R1200 Gs, ndr), ma compensato dalle bellezze che vedi. Dall’altra parte c’è la parte psicologica, l’interagire con i tuoi compagni, avere spirito di adattamento anche nel comportamento nei confronti degli altri che sono con te». Per chi volesse seguire l’esempio dei viaggiatori: «L’alimentazione? Non ne parliamo – ammette Loberto –. Apprezzi la cucina italiana che è più curata. La benzina più cara è in Germania, 2,6 euro al litro contro 1,4 in Estonia. Sul mio profilo facebook ho postato tutte le tappe con i suggerimenti per chi volesse andare. La gente nordica è cortese, ma non è empatica come siamo abituati qui in Romagna. L’ospitalità romagnola non la trovi».
In questo viaggio anche la particolarità di fermarsi in alcune caserme dei vigili del fuoco per uno scambio di esperienze e confronti tra i modi di lavorare dei colleghi europei, allacciando anche rapporti turistici: «Alcuni che ho incontrato – ricorda il funzionario – mi hanno detto che verranno da noi a Cesenatico in vacanza. Là il costo della vita è molto elevato. Ai colleghi ho dato il simbolo dei vigili del fuoco di Forlì e una maglietta del Corpo».
E la tradizione della famiglia Loberto nei Vigili del fuoco prosegue: il figlio di Giuseppe, Luca Roberto, a Roma ha fatto il giuramento alle Capannelle e ha preso servizio proprio a Forlì. «Sono felice e orgoglioso».