Forlì, minori e bisogni in crescita: ben 1.351 ragazzi presi in carico nel 2024
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Baby gang, episodi di violenza tra bande, disturbi alimentari, isolamento sociale, ritiro scolastico, conflittualità familiare e abuso di sostanze stupefacenti.
A occuparsene con una vasta rete di servizi e personale qualificato è l’Unità Minori del Comune di Forlì, sotto la guida dell’Assessorato al welfare e politiche per la famiglia.
“Quando si parla di minori, le problematiche sono tante e in continua evoluzione. L’Unità Minori del Comune di Forlì ha il compito difficilissimo di assistere, dialogare e sostenere i bambini e ragazzi da 0 a 21 anni, facendo rete con le scuole, le famiglie, i consultori, l’Ausl, le cooperative sociali e le altre istituzioni del territorio. Negli ultimi anni - spiega l’assessore Angelica Sansavini - il bisogno dei ragazzi si è “evoluto” e diversificato, con uno spostamento verso il ritiro scolastico, problematiche legate all’alimentazione o alla presenza diffusa di nuclei mono genitoriali. Il nostro obiettivo è ascoltare tutti e riuscire a intercettare per tempo i bisogni e le fragilità emergenti. Anche per questo, l’Unità Minori investe moltissimo sulle azioni di prevenzione, in modo da non doversi occupare sempre e solo di assistenza sul contesto. Un elemento importantissimo, infine, è la natura dei progetti di sostegno, che sono sartoriali, fatti su misura su quel bambino o sul quel ragazzino, favorendo un rapporto individualizzato con la famiglia di riferimento”.
1.351 ragazzi presi in carico a Forlì
“L’Unità Minori - spiega la dottoressa Sara Balduzzi, responsabile del servizio - si occupa di tutela di minori in casi molto complessi. L’assistente sociale entra in gioco laddove ci sono problematiche familiari, fragilità delle competenze genitoriali o in presenza di minori che stanno attraversando problemi legati al loro percorso di vita, soprattutto in fase adolescenziale. Particolare attenzione è prestata anche alle famiglie con figli con disabilità con l’attivazione di interventi di sostegno al domicilio, inclusione e socializzazione del bambino con disabilità all’interno dei contesti sociali e scolastici a supporto e potenziamento delle sue capacità. Nel comprensorio forlivese nel 2024 l’unità minori ha preso in carico 1859 minori e le loro famiglie, di cui 1351 nel comune di Forlì. Ogni assistente sociale ha in carico circa un centinaio di minori a testa. Un numero importante, che testimonia la capillarità del fenomeno e i diversi bisogni delle famiglie che non sempre riescono da sole a capire e intercettare le fragilità dei propri figli. La maggior parte delle segnalazioni, infatti, ci arriva dalle scuole, dall’Asl o dall’autorità giudiziaria. A quel punto l’assistente sociale prende in carico il bambino/ragazzo insieme alla sua famiglia in un percorso di sostegno che lo accompagnerà fino all’esaurimento del bisogno. L’obiettivo primario è sostenere, accompagnare e assistere il minore all’interno della propria famiglia con interventi domiciliari e territoriali. Nel 2024 sono stati attivati circa 170 progetti educativi territoriali e n.49 minori frequentano una comunità semiresidenziale. Se questo non è possibile, quando la famiglia non risulta in grado di assicurare un’adeguata crescita del figlio, è prevista la predisposizione di un percorso di accoglienza attraverso l’istituto dell’affidamento familiare, che può essere part time o a tempo pieno, o si attiva l’inserimento in comunità per minori”
Attualmente sono collocati in affido familiare a tempo pieno 53 bambini e 84 sono in comunità di cui n. 18 minori sono collocati con la madre.