Forlì. Marcia della Pace tra Forlì, Forlimpopoli e Bertinoro. Domenica partenza da porta Schiavonia
Mai come in questo particolare periodo storico, la marcia della pace è necessaria per diffondere e ribadire i valori su cui si fonda e quest’anno la manifestazione è dedicata anche ai cittadini alluvionati.
Si partirà domenica alle 9 da Porta Schiavonia e dopo aver attraversato il cuore di Forlì, si raggiungerà in bicicletta Forlimpopoli ritrovandosi alle 10 in piazza Garibaldi a Forlimpopoli. Parallelamente, negli stessi minuti, ci si muoverà anche da Cesena per raggiungere la cittadina artusiana. Da qui il corteo si fonderà per partire alla volta di Bertinoro dove l’arrivo è previsto verso le 13 nella simbolica sede del museo Interreligioso. I marciatori forlivesi macineranno, dunque, 17 chilometri in totale ma al ritorno potranno riposare le gambe poiché dalle 14.30 alle 17.30, ci sarà ad ogni mezz’ora una navetta gratuita che riporterà i partecipanti a Forlimpopoli . Ad attendere i camminatori ci saranno stand per pranzare, ristoranti aperti e musica dal vivo. «Credo che mai come in questo momento sia assolutamente importante mettersi insieme per manifestare la nostra a tutti i popoli che soffrono per la guerra – ha detto Angelica Sansavini, assessora ai diritti civili e umani -. Io sono stata una delle poche bambine fortunate che ha avuto la grazia di conoscere Annalena Tonelli all’allora Giovanni Pascoli. Ho pochi ricordi ma i suoi occhi non li ho più scordati. Ricordare lei oggi vuol dire riproporre gesti di pace, solidarietà, amicizia e aiuto concreto alle persone che si trovano in condizioni drammatiche».
«Assieme ad Annalena Tonelli – ha aggiunto la sindaca di Bertinoro, Gessica Allegni- credo sia giusto ricordare Katia Zattoni, tra le promotrici di questa iniziativa in un momento storico diverso da quello che stiamo vivendo adesso quando parlare di pace sembrava qualcosa di fumoso e poco utile. Per Bertinoro la marcia è un evento identitario e il museo Interreligioso, promuove l’incontro tra le tre religioni monoteiste. In quel museo si apprende che sono più i punti in comune che quelli che dividono».
«Noi alluvionati sappiamo bene cosa significa la parola solidarietà - ragiona Alessandra Bucchi, presidente del Comitato Unitario Vittime del Fango Forlì – perché nel 2023 se non ci fosse stata da parte di tante persone che ci hanno aiutato probabilmente non avremmo avuto la forza di rialzaci». «Abbiamo tre proposte concrete perché sappiamo che non è marciando o sventolando le bandiere della pace che si fermano i conflitti - spiega Raffaele Barbiero, dell’associazione Centro per la Pace Forlì, ente organizzatore dell’evento - . Chiediamo alternative concrete alla gestione dei conflitti, in modo non armato, sostenendo la proposta di legge che istituisce il “Dipartimento per la difesa civile non armata e non violenta’ e ‘L’istituto di ricerca sulla pace e il disarmo’. A livello europeo, la proposta è quella di istituire e finanziare i corpi civili di pace europei e chiediamo al Governo italiano di firmare e promuovere il trattato di proibizione delle armi nucleari». La marcia della pace si svolgerà anche in caso di maltempo.