Forlì, mancata custodia dell’arma, il Tar riabilita un carabiniere in servizio a Bankitalia. Annullata la sanzione di 5 giorni di consegna

Il Tar dell’Emilia-Romagna annulla il provvedimento con il quale il Comando regionale dei Carabinieri ha comminato cinque giorni di consegna all’appuntato Giorgio Serri, segretario provinciale del sindacato Nsc a Forlì, in servizio alla Banca d’Italia di Forlì per «violazione dei doveri di custodia dell’arma in dotazione». Il Comando infatti non ha tenuto conto della precedente sentenza di archiviazione a livello penale. La sanzione nei confronti dell’appuntato risale al febbraio dello scorso anno, con i cinque giorni di consegna per la mancata custodia dell’arma. Sull’episodio ha aperto un’indagine penale la Procura militare di Verona per il reato di violata consegna pluriaggravata, conclusa l’11 gennaio 2023 con decreto del gip di archiviazione. Con nullaosta del maggio 2022 l’autorità penale militare aveva concesso l’utilizzo degli atti penali, dato che la notizia di reato risulta depositata dal marzo 2022. Le indagini hanno tra l’altro fatto emergere «una diffusa prassi» nella sede della Banca d’Italia di Forlì di depositare le armi in dotazione in un armadio di legno non custodito, ma nel merito, spiegano i giudici nella sentenza che fa seguito alla camera di consiglio del 21 febbraio scorso, si impone sul procedimento disciplinare «la pregiudizialità del procedimento penale laddove come nel caso di specie vengano in contestazione condotte inerenti l’asserito inadempimento di obblighi e doveri di servizio in capo al militare». Infatti il principio di autonomia del procedimento disciplinare prevede «due eccezioni che impongono» la sua sospensione «sino all’esito del giudizio penale»: quando il fatto sia grave, dunque «passibile di consegna di rigore o di sanzione di stato» e il suo accertamento rivesta particolare complessità e se il fatto è commesso nell’esercizio delle funzioni o in adempimento di obblighi e doveri di servizio. Dunque, tirano le somme i giudici, «l’Amministrazione resistente non avrebbe potuto avviare il procedimento disciplinare una volta venuta a conoscenza quantomeno già nel mese di maggio 2022 della pendenza del procedimento penale militare e del nulla osta per procedere all’utilizzo degli atti penali, non residuando alcun margine di discrezionalità sul punto, essendo state contestate in ambito disciplinare le medesime condotte». Il ricorso viene accolto con l’effetto dell’annullamento del provvedimento, compreso il ricorso presentato dall’appuntato e rigettato dal Comando interregionale Vittorio Veneto, e il Tar dispone la compensazione delle spese di lite attesa la particolarità della materia trattata.
Prima del disciplinare, “il Comandante della Compagnia di Forlì, maggiore Vincenza Chiacchierini, lo aveva deferito alla Procura Militare di Verona per violata consegna. Procedimento penale archiviato dal pubblico ministero per infondatezza della notizia di reato, comprovata attraverso minuziose indagini difensive” dell’avvocato Emanuela Rijllo, incaricato dalla segreteria Nsc Emilia-Romagna, dicono il segretario generale del sindacato in regione, Giovanni Morgese e l’aggiunto Andrea Di Virgilio.
“Serve un cambio di marcia nelle valutazioni disciplinari, un ufficio contenzioso che assuma professionisti esterni per sostituire la cultura del ‘precedente’ con il diritto amministrativo. Basta azioni che sembrano accanimenti sui dirigenti sindacali”, aggiungono Morgese e Di Virgilio, auspicando “che il dirigente Serri sia riavvicinato a lavorare sulla città di Forlì, come da sua espressa richiesta, dato che da oltre un anno è stato ‘confinato’, pur essendo sempre stato solo una vittima e mai un colpevole, a Premilcuore, sugli Appennini”.