Forlì, Madonna del Fuoco: il 4 febbraio la festa della patrona della città

Forlì
  • 30 gennaio 2025

Il 4 febbraio 2025, Forlì rinnova il suo legame con la Madonna del Fuoco, Patrona della città, attraverso una festa che mescola fede e tradizioni popolari. Questo appuntamento, tra i più attesi dai cittadini e dai visitatori, celebra una delle ricorrenze più antiche e radicate nella storia locale.

Una giornata di festa

La giornata sarà scandita dalla tradizionale fiera, che si terrà dalle ore 7.30 alle 20.00 nel centro storico. L’area compresa tra Piazza del Duomo e Piazza Aurelio Saffi, cuore pulsante della città, ospiterà decine e decine di bancarelle. Le celebrazioni religiose nel Duomo, la Cattedrale di Santa Croce, vedranno la partecipazione di fedeli che, attraverso momenti di preghiera e raccoglimento, renderanno omaggio alla Madonna del Fuoco, simbolo di protezione e speranza per la comunità forlivese.

Una delle usanze più suggestive è l’accensione di migliaia di candele, ceri e lumini sui balconi e sui davanzali delle case forlivesi nella notte tra il 3 e il 4 febbraio, che prosegue fino alla sera successiva. Le luci, simbolo di devozione, richiamano il miracolo del 1428, quando un incendio distrusse la casa-scuola del maestro Lombardino da Rio Petroso, risparmiando una xilografia raffigurante la Vergine col Bambino. L’immagine sacra fu subito percepita come miracolosa e pochi giorni dopo, l’8 febbraio, fu solennemente traslata nel Duomo della città per volontà del legato pontificio, poi, nel 1636, fu collocata definitivamente in una cappella a lei dedicata, appositamente costruita nel Duomo di Forlì.

L’immagine, che misura 49 x 40 cm, è considerata la più antica xilografia su carta conservata in Italia e una delle più antiche in Europa, realizzata tra la fine del Trecento e i primi del Quattrocento.

A rendere ancora più speciale questa giornata è la Piadina della Madonna, un dolce semplice ma ricco di significato. Realizzato con farcitura di uvetta e semi di anice, questo panetto ovale è immancabile nelle tavole dei forlivesi e rappresenta un gustoso tributo alla Patrona della città.

Le scuole partecipano alla tradizione

Il coinvolgimento dei più giovani è uno degli elementi più toccanti della celebrazione. Gli alunni delle scuole forlivesi, con grande entusiasmo e creatività, preparano disegni votivi che vengono poi appesi alla ringhiera attorno alla colonna in Piazza del Duomo, in memoria del prodigioso evento che diede origine al culto. La Madonna del Fuoco rappresenta un legame profondo tra i forlivesi e la loro storia. Nel tempo, il culto ha soppiantato quello degli altri compatroni della città – San Mercuriale, San Valeriano e San Pellegrino Laziosi – per diventare il cuore della devozione popolare. Durante la Signoria dei Riario Sforza, il culto si sviluppò ulteriormente: Caterina Sforza istituì la Compagnia dello Spirito Santo e la Congregazione di Carità in onore della Madonna del Fuoco, rafforzando il legame tra religione e impegno civico.

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