Forlì, lo sfogo dell’infermiera: “Coltellate, pugni, olio bollente e minacce, viviamo nella paura»
«Coltellate, pugni, olio bollente tirato in faccia, manici della scopa puntati contro il nostro volto spesso mirando gli occhi, pazienti che si rimuovono i presidi per le infusioni venose e schizzano il loro sangue infetto per contaminarci con i loro liquidi biologici. Queste sono soltanto alcune delle aggressioni che io e i miei colleghi subiamo quasi quotidianamente». La testimonianza di Lucia Pezzi, infermiera Ausl Romagna da quasi 25, descrive una vera e propria guerra che silente e spietata si consuma, ogni giorno, negli ambulatori e le corsie ospedaliere o durante l’assistenza domiciliare.
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