Forlì. Lo scheletro in cemento armato dell’ex teatro Romagna sarà presto un ricordo: al suo posto uno studentato e appartamenti residenziali
«Siamo onorati di poter contribuire col nostro progetto alla riqualificazione del centro storico cittadino, grazie al completamento di questo cantiere rimasto fermo per troppo tempo». Dopo anni di abbandono e di degrado, lo scheletro in cemento armato che campeggia nelle vie Episcopio Vecchio e Maioli, eretto nel 2010 al posto di quello che da ultimo fu il cinema Ciak, sta per ritornare a nuova vita. Costruito nel 1956 quale sede della Camera del Lavoro e della Cgil (in quegli ambienti mosse i primi passi sindacali Luciano Lama), l’edificio ha ospitato per 50 anni anche il teatro Romagna, con ben 432 posti a sedere. Baricentro di un’intensa attività politica, negli anni Settanta divenne luogo di convergenza di cortei e manifestazioni studentesche organizzati dalla Sinistra. In quegli ambienti nel 1990 si tenne persino l’assemblea costitutiva locale della “Cosa” di occhettiana memoria, orfana dell’ex Pci, da cui di lì a poco scaturiranno i Ds. Nel 1989 il teatro venne ristrutturato per divenire cinema Ciak, con due ambienti da 200 e 300 posti. La crisi delle sale cinematografiche portò nel 2007 alla vendita dell’intero complesso alla Società Cooperativa Muratori di Verrucchio (la stessa, dichiarata fallita nel 2017, che aveva acquisito l’intero complesso dell’ex Eridania, da poco rilevato dal Comune di Forlì, ndr) per la successiva demolizione e trasformazione in uffici e appartamenti. In seguito all’improvviso crollo del cantiere nell’agosto 2008, si è arrivati alla realizzazione dell’attuale scheletro in cemento. La crisi economica e in particolar modo del comparto edilizio, ha portato nel 2011 all’interruzione dei lavori e alla situazione attuale di stallo e abbandono. Da circa due settimane fervono i lavori di spostamento della cabina elettrica interna, condotti dalla ditta appaltatrice Orioli Enea, che dovrebbero concludersi in un paio di mesi. L’intervento in corso segue alla bonifica dell’area e alla messa in sicurezza, con parapetti e balaustre, di tutti i 5 piani grezzi dell’edificio, operata nei mesi scorsi sempre su incarico della società, capitanata da un noto professionista forlivese, che ha rilevato l’immobile ad un’asta giudiziale nel 2022. Entro il corrente anno, il progetto di recupero dell’intero complesso, esteso per ben 4.500 mq, sarà presentato in Comune: una volta acquisite le autorizzazioni e i permessi, inizieranno i lavori di realizzazione di uno studentato e di un hotel per un totale di con 60/70 posti letto, oltre ad una decina di appartamenti residenziali. «Ripartiremo - informa lo studio di progettazione incaricato - dalle volumetrie già realizzate nel 2011, fino al completamento e alla realizzazione delle infrastrutture necessarie per la piena fruizione dei servizi a cui sarà destinato». La decisione di destinare l’ex teatro Romagna principalmente a studentato (camere in affitto ad universitari per 6/9 mesi) è frutto di un’indagine di mercato, che ha evidenziato una forte domanda in tal senso. «Potremmo riuscire a finire i lavori e a restituire alla città questo vasto complesso immobiliare interamente risanato, entro il 2026».