Forlì. Lavori a palazzo del Merenda, il “Monetiere Piancastelli” sarà trasferito

Sarà trasferita in un luogo sicuro, il cosiddetto “Monetiere Piancastelli”, collezione numismatica tra le più importanti a livello internazionale per l’ambito romano antico composto da oltre 6mila pezzi. Uno spostamento reso necessario per proteggere la preziosa raccolta durante i lavori di riqualificazione di Palazzo Merenda. «L’apertura di questo grande cantiere architettonico - afferma il vicesindaco Vincenzo Bongiorno, con delega alla cultura - è stata preceduta da una serie di operazioni preliminari e di movimentazioni delle sue collezioni, elaborate e condivise con la Soprintendenza competente, che più volte ha visitato gli spazi di Palazzo del Merenda e supervisionato le operazioni, in stretta collaborazione e sinergia con il personale tecnico-scientifico del Comune di Forlì». Le attenzioni degli operatori si sono concentrate anche sulla raccolta numismatica, spesso sconosciuta al grande pubblico ma ben nota dagli esperti del settore. È una parte importante del prezioso lascito di Carlo Piancastelli, conoscitore e collezionista d’arte e d’antichità che impiegò gran parte della sua vita e delle sue ricchezze a una paziente e meticolosa opera di raccolta delle memorie della sua terra di Romagna. Accanto a manoscritti, autografi, libri, dipinti, disegni e incisioni, egli collezionò anche monete e medaglie di epoca romana, tardo antica, medievale e moderna sino al primo Novecento. Il nucleo di monete e medaglioni di età romana, frutto di mirati acquisti effettuati sul mercato internazionale prestando attenzione alla qualità e alla conservazione dei pezzi, costituisce uno dei medaglieri più pregevoli raccolti in Italia da un privato nel Novecento. Particolarmente interessante la sezione dei contorniati, pezzi prodotti in un numero ridotto di esemplari e usati a scopo di donativo, che spesso mostrano un elevato livello artistico. Le monete, le medaglie, le placchette e le medagliette dall’epoca medioevale ai primi del Novecento vennero invece raccolte in parallelo con la sua raccolta di documenti archivistici e mostrano quindi un interesse soprattutto locale, legato alla storia e ai personaggi della Romagna; come ad esempio la serie pontificia dedicata ai due papi cesenati Pio VI e Pio VII. Proprio per proteggere questa pregevole raccolta durante i lavori di Palazzo del Merenda, in accordo con gli Enti preposti alla tutela del patrimonio culturale, è stato progettato lo spostamento dell’intera collezione in un luogo idoneo alla sua sicurezza e conservazione. «Questo spostamento temporaneo - precisa Bongiorno - sarà anche occasione per attivare, sempre in accordo con la Soprintendenza di Ravenna, un progetto di monitoraggio, di manutenzione e di digitalizzazione della collezione. Allo stesso tempo per elaborare una proposta espositiva, in termini di selezione di pezzi e di nuclei omogenei, da attuare con il supporto delle nuove tecnologie multimediali, così da avvicinare questo straordinario patrimonio culturale al grande pubblico, rendendolo una conoscenza viva e apprezzata da tutta la cittadinanza. E’ questa la nostra visione strategica – conclude il vicesindaco -: rendere il patrimonio cittadino maggiormente fruibile per una Forlì città d’arte e cultura, sempre più autorevole».

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