Forlì, la rivista “Finestre sull’arte” incorona la mostra sui Preraffaelliti

Forlì
  • 08 gennaio 2025

Manca poco più di un mese all’inaugurazione al Museo San Domenico di Forlì della nuova grande mostra, quella del ventennale, “Il ritratto dell’artista. Nello specchio di Narciso. Il volto, la maschera, i selfie”. Ed esce su “Finestre sull’arte”, prestigiosa rivista sull’arte antica e contemporanea, l’attesa graduatoria annuale sulle migliori esposizioni italiane. Oltre cento addetti ai lavori: giornalisti, storici dell’arte, critici, direttori di musei, galleristi si sono pronunciati su una rosa di 40 eventi in tutta Italia, dalla Fondazione Prada di Milano alle Scuderie del Quirinale a Roma. Il punteggio più alto è andato alla mostra su Federico Barocci “L’emozione della pittura moderna” al Palazzo Ducale di Urbino. Ma seconda classificata è stata la forlivese “I Preraffaelliti. Rinascimento moderno”, «un riconoscimento importante – commenta il coordinatore delle grandi mostre della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Gianfranco Brunelli – da parte di una giuria di esperti di altissimo livello. La dimensione nazionale e internazionale dell’esposizione forlivese è stata segnalata anche dalla stampa Usa e da quella britannica, che le hanno riconosciuto un profondo valore culturale e scientifico, frutto di un lavoro lungo e mai scontato. Per questo, il riconoscimento va idealmente a tutti i responsabili di questo successo: alla città, alla Fondazione e agli attori di due decenni di lavoro». Non è stato un premio “annunciato”, quello di “Finestre sull’arte”, «tanto più per questo – ribadisce Brunelli – la sua assegnazione va a compensare sacrifici, difficoltà, anche qualche incomprensione che inevitabilmente si parano di fronte a un lavoro e a uno studio sempre nuovi». Ma il riconoscimento pone anche una nuova sfida. «Paradossalmente, è una responsabilità aggiuntiva – commenta infatti il vicepresidente della Fondazione Carisp – e ci spinge a corrispondere a scelte scientifiche e culturali di sempre maggiore rilievo. Insomma, tanta soddisfazione per questo premio, certo, ma anche un impegno e una ulteriore responsabilità». Naturalmente il pensiero corre alla nuova, grande mostra. «Stiamo lavorando alacremente per chiudere con il massimo risultato possibile – conclude Brunelli –, anche se dobbiamo ammettere un lieve ritardo dovuto al grande impegno richiesto dall’evento precedente. Intendiamo proporre però con “Il ritratto dell’artista” un grande racconto sul rapporto fra l’artista e l’arte, un racconto che, vista la vastità dell’argomento, ha comportato scelte secondo chiavi di lettura determinate e nuove. La mostra presenterà una visione a specchio fra l’arte e l’artista nel proprio tempo, fino alla riflessione sul significato delle tecniche contemporanee di comunicazione rispetto al rapporto con il volto, con il sé. Parliamo di un tema che desta molto interesse, tanto che le prenotazioni sono già numerose: Forlì quindi anche in questo 2025 si conferma protagonista di scelte culturali di livello nazionale, capaci di attirare l’attenzione della critica e degli appassionati dell’arte e del bello».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui