Forlì. Intervista a Jacopo Morrone, Lega: “Obiettivo del centrodestra è vincere, è evidente che il Pd ha raschiato il fondo del barile”

Forlì

«Sono stato il primo supporter di Gian Luca Zattini come candidato sindaco nel 2019 e ne sono fiero. Non mi sono sbagliato sulle sue qualità che ha esplicitato al meglio in questi cinque anni, di conseguenza non posso che essere fortemente convinto della sua ricandidatura». Così Jacopo Morrone, deputato e segretario della Lega Romagna, fa il punto in vista delle elezioni amministrative che coinvolgeranno Forlì e altri 10 Comuni del comprensorio.

A differenza del 2019 è possibile che il voto restituirà una coalizione di centrodestra a trazione Fratelli d’Italia. Cambierà qualcosa per voi? In una eventuale giunta, potrebbero esserci degli innesti diversi?

«L’obiettivo della Lega è che la coalizione di centrodestra esca vincente dalle urne e possa amministrare per i prossimi cinque anni in modo da completare il proprio progetto per Forlì. Non azzardo mai pronostici, vedremo i risultati alla conta dei voti. La Lega in questi cinque anni ha lavorato bene, ci siamo sempre comportati lealmente con gli alleati, siamo stati chiari e trasparenti con i forlivesi. Qualunque sia il risultato per noi non cambierà nulla, certamente non nel rapporto con le altre forze. Staremo sempre in mezzo alla gente e saremo sempre pronti all’ascolto e alla collaborazione».

Facendo un bilancio, come valuta l’operato dei due assessori della Lega, Cintorino e Mezzacapo? C’è qualcosa in cui si poteva fare meglio?

«Sia Andrea Cintorino che Daniele Mezzacapo hanno lavorato sodo e bene. Per curiosità sono andato a spulciare le molteplici attività che hanno profuso in cinque anni riportate dalla stampa e non posso che esserne compiaciuto. Oggi sembra scontato che a Forlì ci siano eventi e iniziative che anni fa erano impensabili. Ciò non è avvenuto per caso ma perché dietro ci sono stati gli amministratori della Lega coraggiosi e con idee innovative che forse non sempre sono state comprese. C’è sempre la possibilità di fare meglio, ma i frutti della nostra visione di rinascita della città sono già evidenti e possono solo crescere ancora».

Andranno al voto anche i Comuni del comprensorio. A che punto sono i ragionamenti con la coalizione e secondo lei quanti Comuni il centrodestra riuscirà ad ottenere?

«Non ho la palla di vetro, né azzardo pronostici sui Comuni dove potremo prevalere. Alcune candidature sono già individuate, altre sono ancora in cantiere. La mia riflessione tuttavia va oltre. In questi anni percorrendo in lungo e in largo la Romagna mi sono fatto l’idea di una comunità paradossalmente molto conservatrice. Se pensiamo che nella maggioranza dei casi l’alternanza democratica in Romagna è bloccata da un settantennio, non possiamo che concludere che c’è una rete di potere che deprime qualunque sano cambiamento, utile a qualunque comunità. Non si può non vedere che il partito di Schlein ormai viaggia fuori della realtà quotidiana dei cittadini, degli imprenditori, dei commercianti, degli agricoltori, di qualunque attività economica. Nei fatti è evidente che il Pd sta raschiando il fondo del barile. Su questo dovrebbero riflettere gli elettori che tengono al loro territorio, al loro lavoro e alla loro città».

Santa Sofia e Forlimpopoli sono per voi difficili da espugnare? Avete già dei candidati?

«Espugnare è un verbo significativo usato in questo contesto. E si collega a quanto ho detto prima. In una società compiutamente democratica l’alternanza in una qualunque amministrazione non dovrebbe risultare tanto traumatizzante come una sconfitta in guerra. Al contrario, per il Pd ogni competizione elettorale diventa un conflitto e l’avversario si trasforma inevitabilmente nel nemico da abbattere. Noi non ci sottraiamo alla competizione, ma non vogliamo neppure entrare in guerra. Comunque anche Forlimpopoli e Santa Sofia prima o poi saranno “liberate”».

A Modigliana il centrodestra è compatto sull’ex Roccalbegni. Come mai la scelta di puntare su un ex?

«Ringrazio Valerio Roccalbegni per il buon lavoro svolto come presidente della Fiera di Forlì, ma per quanto riguarda la candidatura a Modigliana sarà il territorio ad assumere la decisione finale».

Capitolo Premilcuore. La sindaca si ricandiderà e sta già formando la lista. Avrà il sostegno del centrodestra o siete preoccupati per la situazione visto i recenti avvenimenti interni?

«Da quanto emerso negli incontri fatti la situazione è complicata. In ogni caso, continuano le interlocuzioni con il territorio. Vedremo il da farsi».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui