Forlì, il triste anniversario della scomparsa di Sara Pedri
![Sara Pedri Sara Pedri](http://www.corriereromagna.it/binrepository/769x513/0c0/768d432/none/11807/FABY/photo-2024-03-01-16-53-28_406557_20240303130234.jpg)
Sarà il parroco di Villanova, Villagrappa, Castiglione e Cava, don Davide Brighi, a presiedere, questa mattina alle 8, nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice della Cava, la messa in ricordo di Sara Pedri a tre anni dalla scomparsa. Era il 4 marzo 2021 quando la giovane ginecologa di Forlì sparì nel nulla in Trentino. Quella mattina, all’alba, aveva spento il cellulare dopo aver fatto alcune ricerche sul web: Mostizzolo, ponte. E la sua auto, una Volkswagen T-Roc, venne ritrovata proprio in quella zona, tristemente famosa per gesti estremi nel sottostante lago di Santa Giustina. Quelle acque, perlustrate ripetutamente dai vigili del fuoco della zona e da squadre speciali con cani molecolari, non hanno restituito ancora niente di Sara, nemmeno un frammento di vestito. La giovane aveva 31 anni quando è svanita nel nulla. La sua carriera era appena iniziata, con prospettive professionali e di vita di grande respiro. Destinata all’ospedale di Cles, dove era arrivata a metà novembre 2020 e dove aveva preso in affitto un appartamento, a causa della riorganizzazione dovuta all’emergenza Covid era stata spostata a Trento nel reparto di ginecologia del Santa Chiara. In poche settimane il suo sorriso si spense. Il 4 marzo 2021 la scomparsa.
Signora Mirella Sintoni, lei è la mamma di Sara, cosa le manca di più di sua figlia?
«La perdita di un figlio è un dolore indescrivibile e il tempo, che secondo molti dovrebbe lenire ogni pena, per me rappresenta una somma sempre più lunga di giorni senza luce. Sì, quello che mi manca di Sara è proprio la sua vivacità, il suo correre dietro i sogni e gli obiettivi del suo lungo impegno negli studi e nella vita».
L’intervista completa sul Corriere in edicola