Forlì, il sottopasso allagato torna a splendere con studenti e volontari
Un altro sottopasso alluvionato da colorare ed abbellire. In via Isonzo è ancora ben visibile il lavoro di una ventina di ragazzi di prima e seconda media, che nell’ottobre scorso, coordinati dai volontari dell’Operazione Mato Grosso, hanno “adottato” l’infrastruttura ferroviaria travolta da acqua e fango, per riportarla a nuova vita in appena due weekend di impegno. È stata un’esperienza felice e appagante, al punto che hanno deciso di riprovarci alla prima occasione. «Non appena saputo dell’intenzione del Comune e del Comitato di quartiere Foro Boario-San Benedetto, di riproporre l’iniziativa con il varco carrabile sotto la tangenziale, in via Domokos – dichiara il coordinatore dell’Omg di Forlì, Riccardo Banzoli – abbiamo partecipato al bando ed eccoci pronti alla nuova avventura». Sabato 13 e domenica 14 aprile una trentina di giovani volontari, a turno, insieme ad alcuni studenti di prima e seconda media della statale “Maroncelli”, ha ripulito il sottopasso, il direttore artistico Matteo Galbusera ha poi tratteggiato gli spazi da riempire e colorare su entrambi i lati dello scatolare. Lo scorso fine settimana è iniziato il lavoro vero e proprio di decorazione, che può dirsi ormai concluso. «Il Comitato di quartiere ci ha dato 750 euro – conferma Banzoli – con cui comprare vernice, pennelli e tutto il materiale necessario al lavoro. Alla fine dovremo rendicontare quanto speso senza praticamente guadagnarci un euro: quella che conta, ed è lo spirito della nostra associazione, è donare un servizio alla collettività e alle persone». All’iniziativa ha aderito anche il Comitato per la Lotta contro la Fame nel Mondo di Forlì, con un contributo di mille euro già inviato alle missioni Omg in Sudamerica. Se in via Isonzo il tema tradotto sui muri è stato “Rinascere dal fango”, stavolta si è puntato sulla speranza di pace, contro ogni forma di guerra e violenza. Dalle agili mani dei giovani artisti ha preso corpo una città all’inizio un po’ grigia e scolorita, che poi si ravviva grazie ad una ballerina che porta luce e vitalità. I due sottopassi saranno inaugurati insieme, ripuliti e funzionali, non appena riparato il montacarichi di via Isonzo, gravemente danneggiato dall’alluvione.
Attivo soprattutto in America Latina, l’Operazione Mato Grosso è un movimento di volontariato internazionale sorto nel 1967 in Piemonte per iniziativa del salesiano Ugo De Censi. Nata aconfessionale, priva cioè di una precisa identità politico-religiosa, l’Omg si è poi evoluta nell’alveo di una tradizione cristiano-cattolica. L’organizzazione vanta oltre trecento volontari italiani, laici e consacrati, direttamente impegnati in loco. Uno di loro, il faentino don Daniele Badiali, è stato assassinato il 18 marzo 1997 in Perù da alcuni malviventi nel corso di una rapina.