Forlì, il sindaco Zattini: “Dopo le offese a Casara, Rinaldini che rifiuta le scuse è un gesto ancora più grave”

Forlì
  • 19 luglio 2024

“Le parole hanno un peso e un valore”. Il sindaco Gian Luca Zattini interviene il giorno dopo la “denuncia” pubblica, da parte delle donne della maggioranza, di quello che in una nota si definiscono “le violente affermazioni rivolte all’assessora Paola Casara dall’ex candidato sindaco della sinistra, Graziano Rinaldini, a margine dell’ultimo consiglio comunale.

“Il confronto, anche aspro, non può mai travalicare il rispetto delle persone. La violenza non è solo fisica e le parole non sono mai indifferenti. Insulti e minacce costituiscono un esempio di violenza e molto spesso sono il sintomo di una personalità patriarcale e misogina che non accetta l’indipendenza e la piena dignità delle donne. D’altronde è proprio questo il senso della nuova campagna di comunicazione della Regione Emilia-Romagna per contrastare la violenza di genere. Una campagna che accende i riflettori sulle parole, per orientare le coscienze e cambiare mentalità culturale. Quello che è successo martedì pomeriggio all’assessora Casara è un grave campanello d’allarme, come se fosse normale rivolgersi a una donna con frasi e minacce lesive della dignità della persona e poi negare l’evidenza, rifiutando ogni forma di scusa. L’assuefazione a questo genere di atteggiamenti è ancor più grave del gesto in sé.”

Per Zattini, “il lungo e articolato percorso educativo e relazionale che la nostra società sta compiendo per contrastare ogni forma di violenza contro le donne, fisica e psicologica, rischia di essere vanificato da episodi come questo e dalla mancata presa di coscienza della loro gravità da parte di coloro che se ne rendono protagonisti. Ecco perché capire di avere sbagliato è la cosa più importante di tutte. È una forma di umiltà e rispetto nei confronti della persona offesa. Con grande dispiacere, dobbiamo prendere atto che ciò non è successo”.

Il vice sindaco e gli assessori: “La sinistra a parti invertite avrebbe chiesto le dimissioni”

“Piena solidarietà all’assessora Paola Casara. Tutto ci saremmo aspettati dal signor Graziano Rinaldini fuorché un simile atteggiamento di replica. Nel momento in cui una donna dichiara di essersi sentita minacciata da frasi pronunciate davanti a testimoni, il minimo che si possa fare è scusarsi con un approccio e parole concilianti. Il contrario del comportamento tenuto sugli organi di stampa dal coordinatore dei gruppi di minoranza.”

Sulla vicenda delle offese verbali e gestuali rivolte all’assessore Paola Casara dall’ex candidato sindaco della sinistra intervengono anche il vice sindaco Vincenzo Bongiorno e gli assessori Luca Bartolini, Kevin Bravi, Vittorio Cicognani e Giuseppe Petetta.

“Come ha già detto il sindaco Zattini, capire di avere sbagliato è la cosa più importante di tutte e una forma di umiltà e rispetto nei confronti della persona offesa”.

“Di certo ci saremmo aspettati dal Pd e dalle altre forze politiche di sinistra messaggi di solidarietà all’assessora Casara e parole di condanna nei confronti di un simile atteggiamento. Anche se, con grande onestà, va detto che la sinistra non è nuova a questi deplorevoli comportamenti. Ricordiamo bene, infatti, gli insulti e le offese rivolte nella scorsa consiliatura da alcuni esponenti del Pd alla presidente Alessandra Ascari Raccagni e alla consigliera Elena Morra. Il tempo non ha migliorato le cose. Se minacce e parole di sfida fossero state rivolte a un assessore del PD da un esponente di centro destra, non avrebbe tardato ad arrivare una compatta levata di scudi contro ogni forma di prepotenza e maschilismo. A parti invertite, il Pd avrebbe invocato dimissioni immediate. Siamo alle solite: due pesi e due misure da parte di chi, non abbiamo mai capito e mai capiremo sulla base di quali elementi, si sente moralmente superiore”.

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