Forlì, il nuovo comandante della Polizia Locale: “Contrastare microcriminalità e vandalismi”

Oggi il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, e il suo vice Daniele Mezzacapo, hanno presentato alla stampa il nuovo comandante della polizia locale: è Claudio Festari, classe 1976 e originario di Crema. La sua nomina arriva dopo due tentativi andati a vuoto: a maggio, infatti, era arrivato il no di Francesco Frutti e un mese fa quello di Gerardo Lardieri. “Tutto è semplice e tutto è complicato - commenta il primo cittadino - l’importante è che l’obiettivo sia stato raggiunto. Del resto, non abbiamo mai avuto un giorno con un vuoto di potere. Pini (Michele, vice segretario del Comune, comandante ad interim, ndr) e Gualtieri (Andrea, vice comandante, ndr) hanno sempre tenuto la barra dritta”. Anche in un momento complicatissimo come quello dell’alluvione, riconoscono e ringraziano Zattini e Mezzacapo. Festari, dice il vice sindaco, “è una persona operativa ed estremamente preparata. Come amministrazione abbiamo cercato di mettere a sua disposizione le maggiori risorse possibili, con il rinnovo del parco auto” e con nuove assunzioni grazie alle quali il corpo può contare su 114 agenti. “Il corpo - prosegue il sindaco - si sta ringiovanendo, abbiamo investito molto su personale e telecamere”. Zattini conferma di condividere con il neo comandante gli aspetti che devono contraddistinguere l’azione della polizia locale: “I vigili devono essere sempre più vicini ai cittadini, le divise si devono vedere nelle nostre strade”. Gli fa eco Festari: “Devono essere il primo punto di riferimento”. Aggiunge di aver trovato a Forlì “un corpo ben strutturato”, anche se non esclude cambiamenti in futuro. Festari ha ricordato di avere 23 anni di servizio alle spalle, con numerosi incarichi di responsabilità in Lombardia e soprattutto a Milano, dove ha cominciato a prestare servizio nel 2012. Ma da sempre, con la sua famiglia, ha trascorso le vacanze estive in Romagna (”è molto bello l’approccio alla vita che ha la gente qui, molto diverso da quello lombardo”) e non esclude di trasferirsi definitivamente anche se per il primo anno la sua famiglia continuerà a vivere a Lodi. Del resto, il suo incarico non è legato al mandato del sindaco (in scadenza l’anno prossimo), e durerà almeno tre anni.