Forlì. Il compagno muore sul lavoro, il quartiere si mobilita per aiutare una mamma
Il quartiere Ronco si mobilita per aiutare Gerardina Milandri, cittadina forlivese che si ritrova sola con due figli dopo la morte del compagno sul luogo di lavoro. È stata, infatti, lanciata una raccolta fondi che mira a tendere una mano concreta alla donna la cui vita è stata tutt’altro che semplice. «Gerardina è una una donna, nativa di Forlì, più precisamente del quartiere Ronco – racconta Riccardo Girardi, amico che ha lanciato l’iniziativa -. È una persona con cui il destino, a voler usare un eufemismo, non è stato particolarmente gentile. Nel 2007 dà alla luce il primo figlio, ma il padre non riconosce il bimbo. Cresce il ragazzino da sola, aiutata solo dai genitori, con cui divide un piccolo appartamento nel quartiere».
Gerardina si rimbocca le maniche e non fa mancare nulla al figlio assistendo di notte persone anziane o ammalate. «Grazie al suo duro impegno e ai suoi sani principi, cresce in modo ammirevole il suo bimbo che nel frattempo frequenta le parrocchie del quartiere e le scuole». Poi la vita sembra finalmente sorridergli. «Tre anni fa circa - prosegue Girardi - irrompe benevolmente nella vita Giuseppe Schettino, un uomo di origine lucana, che le vuole bene e accoglie anche suo figlio. Giuseppe risiede a San Pietro in Casale, una cittadina tra Bologna e Ferrara, e propone a Gerardina e al figlio di vivere tutti assieme nel suo appartamento. Il quadro della nuova famiglia si arricchisce dopo qualche mese di un nuovo componente: una splendida bimba, che oggi ha 2 anni, figlia dell’amore con Giuseppe. Gerardina ha finalmente la famiglia che ha sempre sognato». Un sogno che ben presto si trasforma in un incubo quando il destino si accanisce nuovamente su di lei. Giuseppe il 30 novembre scorso è vittima di un incidente sul lavoro: cade a terra mentre stava lavorando su un traliccio a Sasso Marconi. «Come possiamo immaginare, le è crollato il mondo addosso – prosegue l’amico -. C’è un’altra figlia da crescere da sola, il lutto è recente, ed è tutto da metabolizzare». Oltre al dramma umano, ci sono anche difficoltà economiche. La casa di San Pietro in Casale è intestata a Giuseppe e, non avendo fatto in tempo a sposarsi, andrà alla bimba quando sarà maggiorenne. Il mutuo sulla casa, al cui termine mancano oltre 10 anni, era completamente a carico del compagno. «A San Pietro in Casale, Gerardina e i figli sono soli – prosegue -: non hanno parenti in grado di dar loro anche un minimo supporto. A Forlì, nell’appartamento dei genitori, nel frattempo diventati anziani, non c’è fisicamente posto per Gerardina e i due figli. I parenti di Giuseppe hanno proposto a Gerardina di trasferirsi in Basilicata: potrebbe essere un’opzione, ma da ponderare molto bene». Per questo è stata lanciata la petizione. «Con questa raccolta fondi si vuole consentire a Gerardina di poter metabolizzare la situazione, di riorganizzarsi e di cominciare a rialzarsi – sottolinea Girardi -. La mia proposta è quella di deviare una somma dal consumismo natalizio, mandandola a beneficio di chi si appresta a vivere quello che probabilmente sarà il Natale più triste e complesso della sua vita». Nelle prossime ore partirà la distribuzione di volantini dedicati nelle buchette delle lettere dei residenti del Ronco. L’obiettivo è ambizioso, ovvero raccogliere 10mila euro, ma non irraggiungibile: in 24 ore sono stati infatti raccolti quasi 2mila euro. Per dare il proprio contributo, è possibile inquadrare il Qr code a lato della foto, oppure collegarsi al sito gofundme e digitare la raccolta “Diamo una mano a Gerardina”.