Forlì, “Idee in Corso” chiude contro la ...chiusura dei cancelli in corso Mazzini
«Noi aprivamo le porte, loro chiudono i cancelli». Dopo 6 anni di attività dedicati a progetti di cittadinanza attiva e di rigenerazione urbana l’associazione “Idee in Corso” chiude i battenti perché in contrasto con le politiche dell’Amministrazione.
«L’annuncio dell’assessore Petetta – spiegano i componenti dell’associazione – che ipotizza di chiudere con cancelli la galleria di Corso Mazzini negli orari notturni ci fa capire con certezza che le strade dell’associazione e dell’amministrazione comunale evidentemente vanno in direzioni opposte. Da 4 anni la nostra sede è appunto in galleria, presidio di cittadinanza attiva che ha fatto nascere in quel luogo la sede di un’altra associazione e alcune interessanti sperimentazioni. Ma nessuno ci ha chiesto un parere sul futuro della galleria e quando lo abbiamo dato non è stato preso in considerazione. Preso atto di quanto è diventato difficile impegnarsi per garantire una buona convivenza e con la sensazione di nuotare contro corrente, sempre con molto lavoro e pochi e incerti finanziamenti, ci troviamo nella condizione di prepararci a chiudere l’associazione “Idee in Corso”». L’associazione ricorda alcuni eventi organizzati negli ultimi anni: da Mazzini Buskers Festival a cinque edizioni di “Particolari. Straordinari incontri di vite quotidiane”, le passeggiate “A spasso con Fido”, le frequentatissime “Cene di vicinato” sotto i portici di Corso Mazzini; gli incontri con gli autori, le feste per i bambini, la biblioteca e il mercatino delle pulcette.
«Tutto questo perché è la nostra idea di città, inclusiva e accogliente. Come appare evidente, la nostra idea di sicurezza passa dal far vivere ed abitare i luoghi – aggiungono i componenti dell’associazione –. Non crediamo né ai cancelli né al solo ruolo del controllo repressivo che, seppur necessario, da solo non porta ad una città sicura, ma semmai ad una città chiusa. Il nostro lavoro non è stato evidentemente capito o è stato ritenuto non in linea con gli obiettivi dell’Amministrazione sul centro storico, che comunque non ci sono ancora chiari. Abbiamo per anni segnalato il problema di un centro storico non a misura di persona e meno che mai di anziani e bambini, con pochi luoghi di aggregazione, in cui non si riesce a risolvere il problema della pulizia e dell’igiene. L’offerta di questa Amministrazione non rispecchia il modello di cittadinanza attiva a cui ci ispiriamo e che vede le persone centrali nella realizzazione dei progetti. Gli ipotizzati investimenti per costruire cancelli e ripulire-risanare i portici di Corso Mazzini non sarebbero stati più utili per sostenere i progetti delle nostre associazioni per la riqualificazione urbana (molto meno costosi)? Da tempo chiediamo un sostegno e dei progetti concreti per aprire i negozi sfitti ad associazioni e realtà giovanili che possano utilizzarli ed animarli. Lasciamo queste domande aperte – concludono i componenti dell’associazione – in attesa che si chiudano i cancelli. “Idee in Corso” chiuderà, ma noi non abbandoniamo la speranza che qualcosa cambi».