Forlì, i sindacati bocciano il progetto del Comune: «No ai vigili portieri»
![Lo scalone di ingresso al Municipio di Forlì (Foto Fabio Blaco) Lo scalone di ingresso al Municipio di Forlì (Foto Fabio Blaco)](http://www.corriereromagna.it/binrepository/768x514/0c41/768d432/none/11807/TOXC/a20250205t041048-m-10-211-97-200-sx-2-5-06-f_1404153_20250212175959.jpg)
FORLI’. I sindacati bocciano il progetto di “contingentare” gli ingressi del pubblico in Comune di Forlì e di avviare “un servizio di vigilanza” che coinvolgerebbe una ventina di agenti della Polizia locale. Sul tema, oggi, fanno sapere Fp-Cgil, Fp-Cisl e Flp-Uil si è tenuto un incontro con l’assessore alla Sicurezza urbana Luca Bartolini, il collega alla Viabilità Giuseppe Petetta, il direttore generale del Comune Luca Uguccioni e il comandante della Polizia locale Claudio Festari. Summit concluso appunto con una “fumata nera”. Come spiega la Fp-Cgil, «abbiamo già espresso netta contrarietà» al progetto del Comune: «Questi cambiamenti ancora in fase embrionale porteranno delle ripercussioni sulle forze della Polizia locale, già falcidiate rispetto a tutte le attività alle quali devono far fronte». Il 3 febbraio scorso il comandante ha emanato una disposizione con la quale organizza circa 20 agenti, «scelti oltretutto senza alcun criterio chiaro e condiviso», per un’attività che prevede principalmente l’agevolazione degli appuntamenti negli uffici municipali. «Un tipo di servizio che si avvicina di più a mansioni di portineria piuttosto che a quelle di vigilanza», segnala il sindacato, scettico davanti alla possibilità di impiegare «un numero così elevato di agenti in un servizio come quello richiesto dal Comune». Il corpo è già in “grave” sotto organico, con 112 divise rispetto alle 146 previste dai parametri regionali per un capoluogo di provincia, aggiungono le sigle. Almeno 36 operatori mancano in strada e «questo comando, questa amministrazione, invece di procedere a organizzare un concorso e assumere nuovo personale, destina a attività che richiedono competenze meno specifiche risorse importanti per la sicurezza».
Negli ultimi anni, prosegue la Fp-Cgil, i compiti crescono, così come intensità e rischi, senza «adeguate condizioni economiche e di tutela». Infatti si fa «sempre più certa» l’ipotesi di impegnare i vigili per il controllo delle zone di parcheggio a pagamento aggiungendosi al personale Fmi. Insomma, tira le somme il sindacato, i problemi “storici” della Polizia locale di Forlì «nonostante le promesse, non solo non sono stati risolti ma in alcuni casi si sono aggravati». Mancano infatti una sede “idonea”, gli automezzi e il personale, mentre gli spogliatoi sono «insufficienti e poco decorosi». Non sono stati “mai risolti” i problemi organizzativi e regolamentari come la mancata adozione del regolamento sui servizi resi ai privati che comporta dispendio di risorse umane e materiali per iniziative private, senza i necessari rimborsi. In questo caos oltre 10 agenti hanno presentato domanda per cambiare ente di lavoro. La Fp-Cgil ritiene insomma «profondamente sbagliata e non condivisibile» la scelta di utilizzare la Polizia locale in ruoli residuali e chiede alla giunta e al comandante di fare marcia indietro. E resta in attesa di conoscere la decisione finale.