Forlì, i bus e il contrasto alle baby gang: “Non è repressione, è richiamo al rispetto della legalità”
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Aumentano i reati commessi dalle baby gang. In provincia di Forlì-Cesena, infatti, nel 2024 sono state il 64% in più le denunce a carico di minori rispetto all’anno precedente. «Un fenomeno che non coinvolge solamente la città di Forlì, ma che sta dilagando ovunque in Italia - afferma l’assessore alla Sicurezza, Luca Bartolini-. La maggior parte delle denunce coinvolge minori non italiani o di seconda generazione». A sollevare la problematica legata alle baby gang è stata la consigliera di RinnoviAmo Forlì, Elena Colangelo, anche alla luce dei recenti episodi accaduti al centro commerciale Punta di Ferro o sulla linea 132 degli autobus chiedendo «un intervento allargato, avvalendosi anche di professionisti dell’educazione, proprio per evitare solo azioni repressive». L’assessore va dritto al punto: «E’ un richiamo al rispetto della legalità. Io stesso ho denunciato le problematiche segnalate sulla linea 132, quella che collega Forlì con la valle del Bidente. A fine anno mi ha contatto il presidente di Start Romagna per porre l’attenzione sul fenomeno, come Comune abbiamo potenziato i controlli al punto bus perché evidente che oltre a farci carico del fenomeno che colpisce la città di Forlì, le baby gang arrivano anche dalle vallate. Ho suggerito di chiedere al Prefetto la convocazione del Comitato ordine e sicurezza sul tema, visto le segnalazioni di minori che appiccano incendi a bordo, le aggressioni agli autisti e le risse scattate per essere riprese e ottenere like sui social». Il Comitato è stato convocato il 21 gennaio, nei giorni scorsi i primi controlli.
«I Carabinieri hanno trovato il 75% dei passeggeri della linea 132 senza biglietto e in atteggiamenti poco consoni alla civile convivenza - aggiunge Bartolini -. Il risultato? La corsa è stata fermata, il 25% in regola è stato trasferito nell’autobus che viaggiava dietro».
Polizia locale
Altro tema quello della Polizia locale, in risposta a un question time del Pd, che ha riproposto alla giunta le proteste dei sindacati sul progetto di sorveglianza del Comune. «Si tratta di un servizio di vigilanza e di aggiungere un agente (ad oggi uno è già in servizio ndr) per vigilare i due accessi- conclude Bartolini -. Il nostro obiettivo è di potenziare l’organico della Polizia locale, ora compensiamo alcune uscite per pensionamento con la mobilità, ma in un mese o due emaneremo un nuovo concorso, in cui prevederemo anche la prova fisica, perché abbiamo bisogno di agenti giovani e prestanti per i servizi in esterno».