Forlì. “Hall of fame della boxe”: nuovi campioni e omaggio al match Foreman-Ali

Forlì

La sesta edizione della “Hall of fame del pugilato”, che andrà in scena il 26 ottobre a palazzo Albicini, non sarà solo l’occasione per accogliere altri prestigiosi nomi della boxe, ma anche una serata per ricordare il 50° anniversario del match ritenuto più iconico della disciplina sportiva, l’incontro nell’allora Zaire (oggi Repubblica Democratica del Congo) disputato il 30 ottobre 1974, che vide contrapposti il campione del mondo dei pesi massimi George Foreman contro il precedente campione Muhammad Ali, che risultò vincitore. Quel match verrà trasmesso nel corso della serata, nella sala Aurora di corso Garibaldi, 80, dopo la cena di gala (costo 38 euro, prenotazione obbligatoria ai numeri 0543.550608 o 339.1415616) con la testimonianza di due persone che erano presenti al match. A presentare l’appuntamento sarà il giornalista Rai Davide Novelli, che realizzerà un servizio dell’iniziativa. L’appuntamento organizzato da edera Boxe Forlì e Boxeringweb.net, vedrà poi aprire le porte della “Hall of fame” a due ex campioni del mondo come Giacobbe Fragomeni e Giovanni De Carolis, quest’ultimo fresco di ritiro, l’arbitro internazionale Massimo Barrovecchio, primo italiano ad arbitrare un mondiale dei massimi, e alla memoria di Rodolfo sabbatini, uno dei più grandi organizzatori del mondo, il cui riconoscimento verrà ritirato dal figlio. «Nella serata del 26 ottobre – spiega Flavio Dell’Ammore, tra gli organizzatori dell’evento – ci sarà anche Simona Galassi, una nostra grande campionessa dell’edera che si lancia in una nuova avventura, una palestra per promuovere l’attività specialmente tra i giovani. Per farlo ha rinunciato ad un incarico federale». Oggi, infatti, alle 16, verrà inaugurata la nuova Accademia di pugilato “Vincenzo Baroni” (ex pugile che aveva lasciato come volontà quella di avere intitolata una palestra rivolta ai giovani), in via Emilia Ponente, 195, nella frazione di Panighina. «L’Edera è nel mio cuore – dice la campionessa, tre titoli mondiali e tre europei – mi ha sostenuto quando ho iniziato l’attività ed ero una pioniera del pugilato femminile. Quando mi hanno chiesto di guidare questa palestra ho subito accettato, perchè lo sporto è salute, avremo anche Vitalii Khoroshevskyi, tecnico ucraino, laureato in Scienze motorie, il cui figlio 15enne, anch’esso scampato alla guerra ha già combattuto in piazza Saffi».

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