Forlì, gravi minacce per il debito di droga: condannato a 7 anni

«Devi pagarmi la droga». Per ottenere il saldo dei debiti contratti con un (allora) tossicodipendente che abitualmente acquistava da lui il necessario per lo sballo, non aveva lesinato nelle minacce: di scagliarli pietre contro l’abitazione ma anche di lanciare contro i suoi figli e il suo cane dell’acido muriatico.
La vittima di quella che al momento della denuncia era stata catalogata come un’estorsione, non si è persa d’animo. E ha preparato per il suo pusher che voleva soldi e li voleva tutti in una volta, una trappola coinvolgendo le forze dell’ordine e riprendendo le minacce e la consegna del denaro.
È stato condannato a 7 anni e un mese di reclusione Ismail Abouker, residente da tempo nella zona di Bertinoro dove è ancora agli arresti domiciliari e dove ora gli è stata sommata un’ulteriore pena: quella letta ieri dal collegio presieduto da Monica Galassi con giudici a latere Federico Casalboni e Ramona Bizzarri.
I fatti risalgono a quasi tre anni fa quando, stando alle accuse, le pressioni di Ismail Abouker nei confronti di un bertinorese a cui aveva ceduto per qualche tempo dello stupefacente si erano fatte costanti e continuative.
Minacce di danneggiamenti con lancio di pietre contro la casa dell’uomo, ma anche di far del male ai suoi familiari, nello specifico ai figli, che potevano essere colpiti da lanci di acido al pari del suo cane che spesso stazionava in un giardino affacciato sulla strada.
L’uomo ha deciso di denunciare ai carabinieri cosa stava accadendo a lui e alla sua famiglia (e di autodenunciarsi dunque come assuntore di droga): con il consiglio degli uomini dell’Arma aveva anche predisposto tutto quanto l’occorrente per dare alla Procura e al futuro processo (ieri in aula l’accusa era sostenuta dal pm Emanuele Daddi) prove a sufficienza di cosa stesse subendo. Aveva predisposto delle telecamere per riprendere gli eventuali passaggi minacciosi sotto casa sia la consegna di una parte del debito contratto, sotto forma di una busta con all’interno 2mila euro in contanti.
Quando la consegna del denaro si è concretizzata, per Ismail Abouker scattarono sia le manette che una perquisizione domiciliare e le successive accuse.
Il pm ieri aveva chiesto per l’uomo una pena di 5 anni e 4 mesi di reclusione mentre la difesa aveva chiesto di derubricare le accuse da quelle di spaccio ed estorsione a esercizio arbitrario delle proprie ragioni.
Il Tribunale ha invece sentenziato che l’uomo dovesse essere condannato per i vari capi d’imputazione che gli erano contestati, a una pena di 7 anni e un mese, da sommare all’interdizione perpetua dai pubblici uffici.