Forlì. Giuseppe Battista: il visionario che ha conquistato il mondo aggiustando telefonini
Oltre 7 milioni di telefoni riparati in 40 anni e un impero fondato sulla sua passione e dedizione, rendendo l’azienda, Tecno2, un punto di riferimento per privati e imprese, non solo in Italia ma a livello internazionale. La Tecno2 di Giuseppe Battista, leader indiscusso nella riparazione e modifica di telefoni cordless e mobili, ha cessato ufficialmente le sue operazioni. Questa piccola azienda artigianale ha scritto una pagina importante nella storia della telefonia in Europa, grazie all’ingegno e alla determinazione del suo fondatore. Giuseppe Battista, 71 anni, ha iniziato il suo cammino visionario fin dagli anni ’80, quando fu uno dei primi in Europa a noleggiare videocassette e cartucce per console di videogiochi, anticipando un trend che avrebbe in seguito conquistato il continente. La sua visione però non si fermò lì: intuì il potenziale nascente del settore della telefonia mobile e si immerse completamente, diventando uno dei pionieri nella riparazione di telefoni cordless e cellulari, molto prima che questi dispositivi divenissero di uso comune.
«Tutto è cominciato in una piccola camera da letto, dove, notte dopo notte, mi dedicavo all’elettronica insieme a mio padre. Tra saldatori e radio smontate - racconta Battista - si accese in me la scintilla di una passione che mi ha accompagnato tutta la vita. I momenti passati con mio padre, smontando e riparando dispositivi, sono state le basi di un’avventura imprenditoriale e di un percorso che mi ha portato a diventare un punto di riferimento nel settore della telefonia e della tecnologia».
Nel lontano 1990, arrivò alla Tecno2 un ingegnere cinese, il progettista di un modello di cordless che operava sulla frequenza dei 49 MHz. «Questi telefoni non funzionavano in Italia - spiega Battista - L’ingegnere aveva saputo di me tramite un cliente svizzero, con la “C” maiuscola: ogni mese partiva da Lugano il venerdì notte per portarmi a riparare, il sabato mattina, esclusivamente i telefoni Motorola della sua azienda e dei suoi dipendenti. L’ingegnere della Starlite cinese si presentò con sei telefoni di una produzione difettosa, penalizzati dalle vecchie linee in rame della Sip. In poche ore, trovai la soluzione e riuscii a modificare gli apparecchi per farli funzionare. Insieme a un interprete, lo portai a mangiare al ristorante Anna di Forlimpopoli, dove finì la cena un po’ brillo a causa del Sangiovese. Tornò in Cina con i telefoni modificati, il suo capo, incredulo, mi convocò nella sede dell’azienda in Lussemburgo. Ventiquattro ore dopo ero già rientrato in Tecno2 con un contratto enorme per la riparazione di 220mila telefoni. Subito dopo, anche altre aziende mi contattarono; all’epoca ero praticamente l’unico in Italia, e probabilmente in Europa, a occuparmi di questo tipo di lavoro. La General Electric mi affidò l’assistenza per tutta Italia e Svizzera dei suoi telefoni. Poi arrivarono le grandi catene di distribuzione e tutti i marchi prestigiosi di telefoni e cellulari dell’epoca. Mi ritrovai così a lavorare per tutta Italia, isole comprese, oltre che in Svizzera, Stati Uniti e Lussemburgo».
Oltre all’assistenza tecnica, Battista ha offerto consulenza e formazione a nuovi tecnici, lavorando a stretto contatto con aziende europee e statunitensi. Il suo laboratorio a Santa Maria Nuova è cresciuto fino a diventare un centro di eccellenza per la riparazione e l’assistenza per il mondo intero. Ma la sede è sempre rimasta in terra forlivese. «Se sei bravo, non hai bisogno di una location super - sottolinea - ho sempre creduto che la qualità del lavoro e l’onestà nel rapporto con i clienti fossero le chiavi del successo. Non ho investito in pubblicità perché il tam tam dei clienti soddisfatti è stato il mio biglietto da visita e il mio miglior alleato». Battista rimarrà sempre un simbolo di come il talento e la passione possano portare al successo anche in un mondo in continua evoluzione. Oggi Giuseppe continua a dispensare consigli a chi ne ha bisogno e ad aiutare le nuove leve gratuitamente, grazie anche all’uso dei social media, dove oltre ai suoi consigli, raccoglie foto (la sua seconda passione), aneddoti e domande poste dai clienti. «Ringrazio di cuore tutti i clienti che in questi 40 anni hanno scelto di affidarsi alla mia azienda per la riparazione di telefoni e dispositivi. La fiducia che hanno riposto nelle mie capacità è per me motivo di grande orgoglio e soddisfazione».