Forlì, fiaccolata per riportare a casa il piccolo Brando
«Non vedo più mio figlio da 8 mesi, sono disperato». Partirà dalla chiesa del Suffragio, in corso della Repubblica, la fiaccolata organizzata venerdì da Rubens Gardelli per riportare a casa il piccolo Brando, sottratto al padre e ai suoi nonni dalla madre volata in Guatemala. Il corteo luminoso esordirà alle 19 dal sagrato del Suffragio, al termine della messa delle 18 celebrata dal rettore don Paolo Giuliani, per poi percorrere piazza Saffi sino all’abbazia di San Mercuriale e proseguire per via Delle Torri, via Mameli, piazzetta della Misura e ritorno in Piazza. «Chiedo la massima partecipazione – è l’appello del genitore – perché solo col vostro sostegno, la vostra preghiera e una diffusa sensibilizzazione al dramma che sto vivendo, posso sperare di riavere il bimbo, che non vedo più, neppure online, da maggio».
Quello di Rubens Gardelli è un nome conosciuto a Forlì e non solo: titolare di un’azienda leader nella torrefazione del caffè, il 47enne è salito più volte alla ribalta della cronaca, per i numerosi premi conquistati nello svolgimento della propria attività imprenditoriale. L’apice sinora raggiunto è il titolo di campione del mondo di tostatura, vinto nel 2017 in Cina. Il 19 luglio 2023, la mamma del bimbo, guatemalteca di origine, ha fatto rientro nel paese centroamericano, portando con sé il figlio. «Era una giornata come tante altre – ricorda – e nulla lasciava presagire quanto sarebbe accaduto». In serata, non avendo più alcuna notizia né risposta da moglie e figlio, Gardelli chiama persino il 118, temendo che fosse occorso un incidente ai congiunti. Scongiurata l’infausta ipotesi, ha telefonato persino al suocero in Guatemala, ancora all’oscuro di tutto, fino a capire, di lì a pochi giorni, l’amara verità.
Da allora l’imprenditore ha visto il figlio solo in videochiamata e fino al luglio 2024, quando è calato il silenzio totale. «Per circa un mese – continua – ho provato tutti i giorni a contattare il Guatemala, ma da alcuni giorni hanno bloccato persino il contatto. Adesso quel numero è inesistente, non so più chi chiamare, mi sembra di impazzire, tutto questo in aperto contrasto con l’ordinanza del giudice di Forlì, che dispone l’affidamento esclusivo e rafforzato di Brando al padre naturale, cioè a me».
L’imprenditore, che ha scritto persino a papa Francesco, che gli ha risposto comunicando che avrebbe pregato per lui e il piccolo Brando, si è affidato ad un pool di legali esperti in diritto internazionale: l’obiettivo dichiarato è «il rimpatrio del bambino, anche con la mamma se lei vorrà. Dobbiamo agire in base alle normative internazionali, sperando nella collaborazione tra le nostre istituzioni e quelle estere».
La fiaccolata di venerdì sera a Forlì ha ricevuto il patrocinio dei Comuni di Forlì, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Predappio, Rocca San Casciano e Provincia di Forlì-Cesena, oltre al sostegno dello stesso don Giuliani. L’evento vedrà la partecipazione del sindaco di Forlì Gian Luca Zattini e quella di altri amministratori locali e rappresentanti delle istituzioni. «Non posso più aspettare – conclude Gardelli, che ieri, nel giorno in cui il bimbo ha compiuto 3 anni, ha tentato invano di recapitare un dono, tramite vettore, alla sua casa guatemalteca – ho bisogno di riabbracciare mio figlio, venite numerosi alla fiaccolata, chiedo l’aiuto di tutti per poter continuare a sperare nel miracolo».