Forlì. Ex deposito Atr in concessione gratuita fino al 2028 alle associazioni Città di Ebla e Spazi indecisi
E’ stato avviato ormai una decina di anni fa il percorso di riqualificazione e valorizzazione dell’ex deposito Atr, oggi alle associazioni culturali che già vi operano il Comune rinnova e concede l’intero immobile a titolo gratuito a Città di Ebla e Spazi Indecisi fino al 2028. Un iter molto lungo e complesso che, però, ha innescato un’operazione virtuosa che complessivamente ha visto investire 1 milione di euro (circa 500mila dalla Regione, a cui si aggiungono risorse proprie delle due associazioni e 400mila euro del Comune ndr). «Dopo diverso tempo siamo riusciti ad allineare la concessione del deposito vero e proprio con quello della palazzina - afferma il vicesindaco e assessore alla Cultura, Vincenzo Bongiorno -. Il plauso va a queste associazioni che ci hanno creduto fino in fondo per creare uno spazio culturale molto attivo e in qualche modo specializzato sul fronte dell’arte contemporanea». Ripercorrendo le tappe. Il progetto nasce dagli spazi di un grande ex rimessa delle corriere costruita nel 1935, edificio al centro di un processo di rigenerazione urbana gestito dal 2013 da Spazi Indecisi e Città di Ebla che man mano lo hanno trasformato in un centro di sperimentazione artistica e multidisciplinare. L’obiettivo proposto, sin dall’inizio, è riattivare l’ex deposito Atr mutandone la destinazione d’uso per renderlo un luogo di connessione tra mondo artistico e mondo dell’impresa e favorirne l’innovazione culturale e sociale. E’ stato un percorso complesso e alle volte in salita, ma ora le associazioni hanno risollevato le sorti di questo luogo, tra l’altro in pieno centro storico. «Il rischio poteva essere quello di avere un altro edificio vuoto e abbandonato nel cuore della città - prosegue l’assessore -, invece l’ex Atr è stato trasformato in uno spazio vivo. Le associazioni, infatti, propongono numerose attività, spesso gratuite e aperte alla cittadinanza, che aiutano il dialogo, il confronto e l’integrazione in un immobile di 6mila metri quadrati complessivi. Sono riusciti a fare la differenza, vuol dire tanto per un complesso del centro storico». L’ex deposito Atr è legato idealmente alle sue origini e oggi è tornato ad assolvere quello che era il suo originario scopo: connettere gli spazi, persone e territorio attraverso lo scambio fra arte performativa e rigenerazione urbana in dialogo con le comunità, le associazioni e gli artisti. Insomma, da centro culturale multidisciplinare si sta trasformando in luogo pubblico permeabile e di identificazione collettiva, in hub per l’innovazione sociale, avviando progettualità che dialogano fra arti, museologia, partecipazione e welfare culturale. Per il futuro, inoltre, il Comune sta pensando anche ad una nuova forma di collaborazione. «Visto che sono numerosi gli artisti che vorrebbero esporre, molti di più rispetto agli spazi che abbiamo a disposizione, si potrebbe pensare insieme al gestore dell’ex deposito Atr di utilizzarlo anche per questa finalità - conclude Bongiorno-. Valuteremo l’ipotesi e i costi, ma oltre al San Sebastiano anche questo potrebbe diventare uno spazio espositivo per alcune mostre personali. Potrebbe essere una strada da percorrere».