Forlì. Evento per ricordare le bombe cadute sulla chiesa di San Biagio

Forlì

Sono passati 80 anni da quella tragica domenica, in cui una bomba tedesca ad altissimo potenziale cancella 20 povere vite e un gioiello storico architettonico che tutti ci invidiavano: la chiesa quattrocentesca di San Biagio in San Girolamo, con gli affreschi della Cappella Feo attribuiti a Marco Palmezzano, su cartoni di Melozzo degli Ambrogi. Per commemorare l’evento, che rimane una ferita insanabile nel tessuto socio-culturale forlivese, la parrocchia di San Biagio ha predisposto un ricco programma, a partire dal memoriale per coro, danza, narrazioni e musica di sabato 30 novembre. Alle 20.30, nella chiesa nuova, ricostruita nel 1952 sulle fondamenta di quella antica, la Corale di San Biagio e la Compagnia delle Libere Arti, dirette dal maestro Roberto Schirinzi, in collaborazione con l’Accademia di danza Crea Chorea, offriranno alla cittadinanza una rappresentazione artistica composita e contestualizzata storicamente.

Il primo tassello sarà l’introduzione di Giovanni Tassani, studioso dell’età contemporanea, che ripercorrerà i lontani anni 1943 e 1944, periodo cruciale della seconda guerra mondiale, con un accento particolare sulla tragedia occorsa nel pomeriggio del 10 dicembre 1944: la popolazione forlivese, già stremata da patimenti d’ogni genere, subisce un bombardamento tedesco tanto efferato quanto inatteso perché a liberazione già avvenuta. Oltre a portare devastazione e lutti nel centro della città, esso distrugge una delle chiese più belle, San Biagio, causando la morte di venti persone e danneggia gravemente l’attiguo monastero delle suore di Santa Chiara. Ma la comunità riesce a superare lo sgomento e a rinascere, grazie all’esempio di fraternità dei salesiani, guidati dal parroco don Pietro Garbin e alla preghiera perseverante delle sorelle clarisse.

Seguiranno le esecuzioni musicali, corali e coreografiche proposte dalla Compagine artistica emiliano-romagnola, con un repertorio che spazia dal Rinascimento alla modernità, al fine di rievocare le tenebre della morte e la luce della vita, che da sempre si intrecciano in un’umanità dolente, ma mai abbandonata da Dio. Proprio in memoria dei morti di San Biagio, il maestro Schirinzi ha composto un’Ode, per voce solista, coro e organo, eseguita per l’occasione in prima assoluta. A scandire il programma si inseriranno anche alcune brevi testimonianze di quel dì lontano, che invitano a credere nel bene, nonostante il dramma della guerra.

La commemorazione proseguirà domenica 8 dicembre alle 10 e alle 15.30, con le “Camminate sui luoghi bombardati” guidate da Gabriele Zelli e Maurizio Gioiello, seguite dalla visita di San Biagio a cura di Paolo Poponessi e don Nino Nicotra. Martedì 10 dicembre, alle 20.30 a San Biagio, Messa solenne presieduta dal vescovo mons. Livio Corazza in suffragio delle vittime, preceduta dal concerto sul sagrato a cura dell’Unione Campanari Bolognesi.

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