Forlì. Esselunga, il Tar rigetta la richiesta di sospensiva di Confesercenti che non molla: “Andremo fino in fondo”

Il Tar respinge la richiesta di sospensiva di Confesercenti sul cantiere che interessa l’area tra le vie Ravegnana e Bonaparte per la realizzazione del supermercato Esselunga. Come ormai è noto, infatti, la catena della grande distribuzione alimentare aprirà un punto vendita a Forlì, che verosimilmente sarà pronto entro la fine dell’anno. La catena di supermercati lombarda, tra l’altro, inizialmente aveva ipotizzato di insediarsi nella città mercuriale realizzando un negozio da 2.500 mq tra le vie Bertini e Balzella. Il progetto, dopo un acceso dibattito politico che vide in contrapposizione le associazioni dei commercianti e il comitato No Megastore (nato proprio all’epoca dei fatti ndr), sfumò. Ora, invece, Esselunga aprirà portando avanti una realizzazione di 1.500 mq di vendita, come previsto dal piano del commercio che nel 2017 ha autorizzato 96 aree, tra cui anche quella tra via Ravegnana e via Bonaparte.

Tornando all’iter amministrativo, Confesercenti ha contestato alle società che sta urbanizzando l’area «circa 170 mq in più di superficie di vendita non conteggiata rispetto a quanto previsto dal progetto, capaci tra l’altro di generare non meno di 3 milioni di euro di ricavi in più e non certo un elemento di arredo», come ha precisato il direttore Giancarlo Corzani. Nel merito della questione, Corzani ribadisce: «Le società che sinora risultano essere titolari della concessione edilizia dell’intervento commerciale in via Ravegnana, angolo via Bonaparte, e dell’autorizzazione commerciale che la sottende, hanno istruito pratiche fondate su una interpretazione della superficie di vendita assolutamente difforme dalla più puntuale sentenza del Consiglio di Stato dedicata al tema. Per questo avevamo informato gli uffici tecnici del Comune, dai quali non abbiamo mai ricevuto risposte e da qui la necessità di ricorrere al Tar per invertire la rotta». L’ordinanza del tribunale amministrativo di Bologna è arrivata ieri: nel documento si sottolinea che “si ritiene che difetti il requisito in mora, posto che il permesso di costruire in variante non pare aver modificato la superficie di vendita”. In altre parole, i lavori possono proseguire anche se il Tar precisa che “spetterà comunque all’Amministrazione vigilare affinchè nella organizzazione degli espositori e dei banchi dell’area destinata alle casse venga rispettata dalla nuova struttura la disciplina normativa in ordine degli spazi che debbono essere conteggiati nella superficie di vendita e quelli che ne sono invece esclusi”.

Ed è proprio su questo passaggio che Confesercenti si sofferma dopo un braccio di ferro che perdura da diversi mesi e che, quindi, è destinato a non terminare: «L’Amministrazione deve preoccuparsi della normativa, quello che noi sosteniamo da tempo. La nostra azione ha avuto lo scopo di accelerare la decisione nel merito della questione e per la quale prima o poi il Comune è chiamato a esprimersi visto che c’è una chiara sentenza del Consiglio di Stato, organo al quale ci rivolgeremo se necessario. Non ci fermeremo certo ora, andremo avanti e fino in fondo alla vicenda». Ma il Comune si ritiene soddisfatto dell’ordinanza del Tar: «Seppur trattandosi di una sospensiva - afferma il vice sindaco Daniele Mezzacapo - è un primo segnale importante perchè testimonia il buon operato degli uffici tecnici del Comune. Questo è il primo caso che registriamo dove Confesercenti si accanisce nei confronti di un operatore che si insedia in città. Ormai è chiaro, l’arrivo di Esselunga è certo».

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