Forlì. Economia in Romagna: partenza difficile nel 2024 ma valore aggiunto in crescita

Per l’economia della Romagna i dati dei primi mesi del 2024 delineano un inizio anno con difficoltà, soprattutto nei settori dell’agricoltura, del manifatturiero, del commercio e delle esportazioni, ma nonostante le criticità emerse, i nuovi scenari elaborati in luglio da Prometeia per il 2024 rivedono in positivo le prospettive per tutti i livelli territoriali rispetto alle stime di aprile. In altre parole, cresce la produttività delle imprese di Forlì-Cesena e Rimini.

«La situazione economica generale nelle nostre provincie, nonostante gli scenari internazionali difficili e le tensioni geopolitiche è positiva - spiega Carlo Battistini, presidente della Camera di Commercio della Romagna - come dimostrano la crescita del valore aggiunto e i dati del mercato del lavoro. Il nostro sistema economico è composto da un mix produttivo di imprese dinamiche. Insomma, nonostante le tante difficoltà, stanno soffrendo il settore manifatturiero e l’agricoltura, registriamo una crescita positiva che conferma l’attrattività del territorio, anche per quanto riguarda il mondo del lavoro, con un saldo positivo tra assunzioni e dimissioni. Inoltre, il 15,5% della popolazione residente appartiene alla generazione Z, dato maggiore della media nazionale». Secondo gli scenari Prometeia, aggiornati a luglio 2024, nel complesso, l’area Romagna (comprendente le province di Forlì-Cesena e di Rimini) ha fatto rilevare nel 2023 un aumento del valore aggiunto stimato allo 0,6%, rispetto al +0,8% regionale e al +1,1% nazionale. Al netto delle incognite dovute alle dinamiche economiche e geopolitiche internazionali, le previsioni per il 2024 indicano però nel corso dell’anno un andamento in recupero del valore aggiunto che è stimato in aumento rispetto alle previsioni di aprile e che dovrebbe attestarsi intorno all’1,5% (+1,5% anche per Emilia-Romagna, +1,2% per l’Italia). «Il sistema economico romagnolo, in linea con quello regionale, sta dimostrando una grande resilienza - afferma Vincenzo Colla, assessore regionale allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali -. Grazie ad imprese eccezionali che competono nel mondo, ad un’industria del turismo in salute, ad un sistema agroalimentare d’eccellenza ma che inevitabilmente ancora risente dell’alluvione. In una fase di transizioni digitale e green come quella che stiamo vivendo, diventa fondamentale accompagnare al cambiamento anche le piccole e medie aziende, che altrimenti rischiano di impoverirsi con una conseguente perdita di occupazione». E’ in questa direzione che vuole muoversi la Regione: «Ci stiamo impegnando a sostenere gli investimenti dell’industria come del terziario, e favorendo la qualificazione di processo, del prodotto e dell’occupazione- conclude Colla -. Sappiamo che il primo fattore per la tenuta e rilancio della nostra economia sono le persone, perché vogliamo trovare un rimedio al calo demografico che sta colpendo anche la nostra regione. Nell’anno scolastico 2023/24 ad esempio ci sono stati cinquemila ragazzi in meno iscritti alla prima elementare ed è uno dei dati migliori tra le regioni d’Italia. Per questo stiamo facendo il più grande investimento sulla formazione e sulla riqualificazione delle competenze, a tutti i livelli, come ad esempio con la nuova laurea magistrale in ingegneria nautica che partirà dal prossimo anno accademico, e con la legge per attrarre e trattenere talenti».

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