Forlì, dono di una culla care indoor a Geriatria. Sarà utilizzata anche per pazienti in «condizione di agitazione»
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FORLI’. L’Associazione di promozione sociale Alive ha donato una culla care indoor alla Geriatria dell’Ospedale di Forlì, diretta dal dottor Giuseppe Benati.
Si tratta di un seggiolone polifunzionale rilassante con basculamento, che trasmette al paziente sicurezza, calore, distensione e benessere.
«Questa donazione rappresenta la prima tappa di un progetto che stiamo cercando di portare avanti - spiega il dottor Benati – per ridurre il ricorso al trattamento farmacologico ed evitare ogni forma di contenzione. La “culla” è in grado, infatti, di abbracciare la persona anche in una condizione di agitazione e di fare in modo che, senza contenzione meccanica e, se possibile, senza contenzione farmacologica, sia facilitato il recupero del contatto con l’ambiente e il paziente si tranquillizzi».
«In un anno sono ricoverati nella Unità Operativa circa 1200 anziani - spiega – provenienti dal pronto soccorso, o da altri reparti. Circa il 20% di queste persone, secondo la letteratura, possono andare incontro a un “delirium” . Il “delirium” è uno stato confusionale acuto, con andamento fluttuante che, nella maggior parte dei casi, ha manifestazioni di tipo ipercinetico, cioè di agitazione vera e propria. Il trattamento farmacologico, nella maggior parte dei casi non è sufficiente, o non è adeguato perché rischia di creare più danni che reali vantaggi. Per questo è importante agire con interventi non farmacologici (un ambiente adeguato, operatori adeguatamente sensibilizzati e formati alla gestione di questi eventi, la partecipazione dei famigliari al percorso di cura).»
«Esistono – prosegue - esperienze consolidate di stanze dedicate, che si chiamano “delirium room”. E’ questo il progetto che stiamo cercando di portare avanti, modulo per modulo. Per questo ringraziamo i donatori per tale attrezzatura che risulterà utile e importante per garantire un’assistenza appropriata per i cittadini che verranno ricoverati, in situazioni già particolarmente critiche per loro e loro famiglie.»
«La nostra associazione – spiegano le volontarie di ALIVE - è una piccola associazione locale che nasce nel 2018. Siamo tre volontarie, Federica Poggi, Lara Masini ed Alessandra Sordi a gestire i progetti e la raccolta fondi. L’Associazione è un veicolo, che è nato come desiderio di donare qualcosa in maniera totalmente gratuita, senza avere un ritorno materiale, ma unicamente con lo scopo di fare qualcosa per la nostra città, per la collettività. Abbiamo imparato con il tempo, ad ogni progetto concluso che, in realtà, che l’affetto che le persone ci hanno dimostrato ci ha riempito il cuore e ci ha spinto a perseguire nei nostri obiettivi con sempre più crescente motivazione. Il primo progetto importante sono state le opere di umanizzazione pittorica in Pediatria passando poi al reparto di Prevenzione Oncologica e poi abbiamo pensato alla Geriatria di Forlì decidendo di seguire questo progetto innovativo che guarda l’aspetto emotivo del paziente e che tratta queste persone di età avanzata con dignità e tenerezza. Pensiamo che il riscontro di ALIVE sia in parte dovuto al fatto che i nostri progetti sono tutti destinati alla nostra città e quindi ogni persona che partecipa ai nostri eventi e non solo, ha la possibilità di verificare la concretezza del progetto. Inoltre, non meno importante, c’è il fatto che ALIVE è sostenuta da una connessione di amici che sostengono, aiutano e partecipano anche in maniera indiretta a quello che facciamo e che continuano a credere in noi».