Forlì. Dodicenne accusata di molestie e bullizzata dalle amiche. La madre: «Ha crisi di panico quotidiane»

Forlì
  • 20 aprile 2025

Bullizzata a 12 anni perché accusata di aver molestato una coetanea, appartenente alla stessa cerchia di amici che frequentano due classi diverse di due scuole medie forlivesi differenti. Una calunnia che ha avuto ripercussioni emotive sulla ragazzina che oggi fatica a frequentare regolarmente le lezioni come qualsiasi altro suo compagno. «Mia figlia è una 12enne molto sensibile, artista e anche molto diffidente nelle relazioni con gli altri, tanto che per stringere amicizia con questo gruppetto composto da altri coetanei di classi diverse ha impiegato un anno - racconta la mamma della giovanissima studentessa bullizzata -. Di punto in bianco è stata esclusa dal gruppo senza capirne il motivo. Approfondendo la questione è venuta a conoscenza di ciò che le amiche, due in particolare, andavano raccontando. Mia figlia è stata accusata di aver allungato le mani nei confronti di una di loro nella primavera del 2024 diceria da parte di una delle ragazze che risale solo allo scorso dicembre. Un’accusa infamante che ha creato e sta creando conseguenze drammatiche, specie per una ragazzina come mia figlia molto attenta e sensibile alle tematiche di difesa dei diritti delle donne». Consigliata dai genitori, la 12enne ha deciso di raccontare tutto alla propria insegnante di fiducia, ma ormai la frequentazione dell’ambiente scolastico è per lei diventata sempre più difficoltosa e le assenze sono aumentate in maniera significativa. «Questi eventi provocano a mia figlia attacchi di panico quotidiani non compatibili con lo svolgimento delle lezioni, nonostante abbia già intrapreso un percorso psicologico con una professionista consigliata dalla scuola - prosegue la madre -. In tutto questo, nonostante la premura degli insegnanti, l’istituto non si è attivato come ci saremmo aspettati». Interpellata la dirigente scolastica, alla famiglia è stato consigliato di procedere con una denuncia alle forze dell’ordine perché ogni genitore è responsabile del proprio figlio o figlia minorenne. «In accordo con la psicologa, abbiamo chiesto alle scuole coinvolte un riscontro tangibile, perlomeno di portare a conoscenza dei fatti anche i genitori delle altre ragazze coinvolte - conclude la mamma della 12enne -. In questo senso non c’è stato mai un riscontro positivo. Personalmente questa poteva essere un’occasione per insegnare ai ragazzi quante forme subdole possa incarnare il bullismo, a quali gravi conseguenze possono portare certi comportamenti vissuti in modo molto superficiale. Inutile relegare alle sale cinematografiche la visione di film sull’argomento, e poi voltarsi dall’altra parte quando qualcosa ci riguarda da così vicino. Ora non escludiamo di procedere con una denuncia nei confronti delle minorenni coinvolte con l’obiettivo di chiedere al giudice una stima del danno da versare eventualmente in beneficenza al centro per le famiglie del Comune di Forlì».

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