Forlì, denuncia il bullo col coltello in classe e viene perseguitata. La madre: “La vita di mia figlia è un incubo, la scuola non l’ha protetta”
«Mia figlia ha tanta paura, è terrorizzata ad andare a scuola e non solo. Gli episodi di pesanti offese e ripetute minacce si protraggono ancora e anche fuori dall’orario scolastico».
E’ la testimonianza dei genitori di una delle due studentesse vittime di bullismo che nei giorni scorsi a Forlì hanno segnalato un compagno di classe per aver portato con sé un coltello.
«Al più tardi dell’altra sera - proseguono -, un ragazzo che frequentava la stessa classe di nostra figlia fino a poco tempo fa le ha inviato un messaggio molto offensivo e anche minaccioso». Un incubo quotidiano fatto di vessazioni continue che stanno portando la giovane studentessa ad isolarsi e a vivere nel terrore. Un calvario che si protrae da ormai qualche settimana e che ha spinto la famiglia della ragazza prima a denunciare gli episodi di bullismo alle forze dell’ordine e, poi, a rompere il silenzio. «Speravamo in una maggiore attenzione da parte della scuola, la quale in questo caso non ha saputo tutelare la privacy di nostra figlia e della sua amica - continuano i genitori-. Non è possibile che, per far luce su quanto accaduto, a rimetterci siano due ragazzine indifese che oggi sono costrette a subire umiliazioni continue».
Una situazione che, comunque siano andate le cose, sta mettendo a dura prova le due giovani studentesse, costrette a sopportare violenze verbali di ogni genere, sia tramite social, sia di persona. «Nostra figlia adesso ci chiede di accompagnarla ovunque da quanto è spaventata - concludono i genitori -. Prima andava e tornava da scuola in totale autonomia, ora non è più possibile. Anche nei momenti di svago, se deve fare un giro o ha un appuntamento con un’amica ci chiede di essere portata e di aspettare fino a che non è sicura che l’altra ragazza si presenti all’incontro. Sta vivendo in una condizione di paura che non è ammissibile per una ragazzina della sua età , è molto terrorizzata e spaventata rispetto a quanto è successo a scuola e da ciò che potrebbe accaderle dopo le continue minacce che riceve ancora oggi. Tutto è provocato dalla violenza che sta subendo».