Forlì, da commesso ad amministratore delegato, Giancarlo Nicosanti Monterastelli saluta l’Unieuro: “Se vuoi bene alla tua azienda, devi capire quando devi lasciarla”

Forlì

Un saluto ai dipendenti e ai colleghi di lavoro di Unieuro, l’ultimo prima di un nuovo capitolo tutto da scrivere. Un saluto carico di emozione, come solo chi ha passato 43 anni all’interno di quella “casa” può conoscere. Giancarlo Nicosanti Monterastelli da lunedì sera è ufficialmente l’ex amministratore delegato di Unieuro, azienda leader nella distribuzione di elettronica di consumo ed elettrodomestici per numero di punti vendita in Italia.

Nato a Meldola il 18 gennaio 1959, Nicosanti Monterastelli ha legato il suo nome alla società forlivese, da quando vi entrò, a 23 anni come commesso, fino alla pensione, dopo una scalata fatta di successi e riconoscimenti, come amministratore delegato. L’ultimo tratto di strada fatto nell’accompagnamento verso i francesi di Fnac Darty, che però nulla ha cambiato nei suoi piani. «Era tutto pianificato – sottolinea Nicosanti Monterastelli – c’era già un processo di successione in atto, come per tutte le società quotate in Borsa come Unieuro fino a qualche mese fa. Era già stata individuata tre anni fa all’interno dell’azienda una persona che poteva sostituirmi, Bruna Olivieri. L’arrivo dei francesi ha accelerato questo processo che sarebbe avvenuto comunque a metà 2025. I francesi si sono dimostrati coerenti con la scelta che aveva fatto il cda precedente e hanno approvato la carica di Bruna Olivieri. Questo mi fa piacere perchè vuol dire che avevamo fatto la scelta giusta. Era un percorso preparato anche se è vero che non si è mai pronti quando è tempo di cambiare».

Serenità e consapevolezza lo stato d’animo con cui Nicosanti Monterastelli lascia Unieuro. «Credo che un manager, se vuol bene alla sua azienda, deve capire quando è il momento di lasciare perchè il mercato cambia, cambiano i consumatori. Secondo me era arrivato questo momento: ho avuto tanto dalla vita e dal lavoro, lasciamo spazio a quelli più giovani di me. E’ questo che mi fa affrontare questo momento come un passaggio previsto e più accettabile. Sono partito con un negozio e 5 milioni di lire di fatturato e lascio con 270 negozi, 250 affiliati, un fatturato di 2,6 miliardi di euro, è logico che mi senta parte di Unieuro. Vivo bene questa fase anche se ieri (lunedì, ndr) è stato l’ultimo giorno di lavoro, mi hanno salutato tutti i miei colleghi, l’emozione ha prevalso su tutto. Abbiamo pianto per un po’ ricordando i tanti anni passati insieme. La nostra è una grande famiglia, ci sono persone che hanno lavorato con me 30, 20, 10 anni, li ho salutati uno a uno perchè hanno fatto parte della mia vita e meritavano un mio giusto riconoscimento. Ho avuto una vita splendida, ho un figlio meraviglioso, sono sposato con mia moglie da 41 anni, affronto questo passaggio con tanta serenità».

Immaginare i numeri raggiunti oggi da Unieuro sarebbe stato molto difficile agli inizi dell’avventura: «Eravamo un’azienda piccola, a conduzione familiare, con una decina di persone al lavoro e cercavamo di avere un ruolo in un mercato che era completamente diverso rispetto a quello di oggi. Siamo partiti molto piccoli e siamo diventati molto grandi: nel 2018, 2019, 2020 siamo diventati leader del mercato in Italia. Una grande soddisfazione per un’azienda partita dalla provincia». Un legame con Forlì che non si è mai spezzato. «Siamo nati qua, tante persone sono romagnole, all’inizio siamo cresciuti con persone della zona, poi quando siamo diventati molto grandi abbiamo avuto la necessità di portare a Forlì professionisti che arrivano da Milano o altre parti d’Italia». Entrato in azienda come commesso, da diplomato ragioniere Nicosanti Monterastelli è passato alla parte contabile, poi al commerciale e nel 2005 amministratore delegato con la vendita dell’azienda da parte della famiglia Silvestrini a un fondo americano. Oggi il nome Unieuro è conosciuto in tutto il mondo: «Una soddisfazione – dice l’ex amministratore delegato –. Se una società come Fnac Darty lancia un’Opa su di te, compra il fatturato, i negozi, ma anche un’azienda che negli anni ha avuto risultati estremamente importanti. Il fatto che nelle intenzioni vogliano far rimanere la base a Forlì è il riconoscimento delle professionalità che ci sono in azienda. Un merito che ci siamo guadagnati sul campo». In oltre 40 anni tanti i momenti da ricordare, Nicosanti Monterastelli ne sceglie due: «La quotazione in Borsa nel 2017 e a marzo 2020 lo scoppio della pandemia quando abbiamo dovuto decidere di chiudere tutti i punti vendita per mettere al sicuro la salute dei dipendenti e non sapevamo quando e come avremmo riaperto. Sono stati i momenti più toccanti». Nicosanti Monterastelli rimarrà comunque legato all’Unieuro sul fronte basket: «Rimango socio della Fondazione basket e presidente della Pallacanestro 2.015, non ci sono problemi».

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