Forlì, crescono le difficoltà: l’Emporio Caritas aiuta 607 famiglie

Forlì

E’ all’insegna della continuità l’impegno della Caritas diocesana di Forlì-Bertinoro per le festività. Anche nel periodo natalizio rimarranno aperti i servizi relativi alle Prime Accoglienze emergenziali del Buon Pastore in via dei Mille (donne) e di Casa Betania in via Ravegnana, 96 (uomini), oltre all’Emporio della Solidarietà di via Lunga, che chiuderà solo nei giorni festivi. Il direttore Filippo Monari coglie l’occasione per segnalare l’impennata di richieste di aiuto pervenute all’Emporio negli ultimi tempi: «Per la prima volta nella sua storia ultradecennale – dichiara – ha superato le 600 famiglie seguite. Se si considera che è tarato sui 300-350 nuclei, siamo molto al di sopra delle sue possibilità operative». L’intero fabbisogno caritativo diocesano passa dal Centro di Ascolto “Buon Pastore”, che a sua volta coordina gli altri 15 Centri dislocati in città.

Il dato di 607 famiglie “accompagnate” mensilmente dall’Emporio (77% straniere e 23% italiane), pari a circa 2.500 persone, fa ancor più effetto, se si pensa che include 800 minori, di cui 600 sotto i 14 anni. E non si tratta solo di nuclei senza reddito perché senza lavoro: «Alcuni – continua Monari – si sono trovati nella necessità di venire a fare la spesa all’Emporio, seppur in presenza di un’entrata fissa mensile, a causa di un imprevisto di salute di un componente, che ha fatto saltare i delicati equilibri economici interni». La recrudescenza del disagio in tante famiglie deriva con tutta probabilità dall’aumento dei costi dei beni di prima necessità, determinato a sua volta dai numerosi conflitti in atto nel mondo.

Nel periodo delle festività rimarranno aperte anche le mense “San Francesco” della parrocchia di Santa Maria del Fiore (diurna) e “Buon Pastore” (serale) di via dei Mille, che la sera di Natale godrà anche della presenza del vescovo di Forlì-Bertinoro, monsignor Livio Corazza. I centri di accoglienza, sia maschili che femminili, gravitano sulle circa 80 persone accudite, fra cui 40 donne e 17 bambini.

Il direttore Caritas coglie l’occasione per comunicare altri dati generalizzati: operatori e volontari Caritas continuano a lavorare anche sul fronte dell’alluvione, a cominciare dal microcredito. «A partire da giugno – precisa – abbiamo raccolto 107 domande a tasso agevolato, erogando 370.000 euro di aiuti». Ci sono ancora fondi per l’acquisto di elettrodomestici, telefonando alla segreteria della Caritas: 380.1777197.

Monari conclude con un appello: «Abbiamo bisogno di volontari, soprattutto per l’accoglienza notturna maschile e autisti per l’approvvigionamento dell’emporio».

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