Forlì, crescono i cyber attacchi alle aziende
Gli attacchi informatici alle aziende diventano sempre più frequenti e rischiano di rappresentare un danno economico e di immagine traumatico per chi non è pronto a reagire. Anche nella Romagna laboriosa gli hacker si fanno sentire e avere strutture capaci di prevenire e rintuzzare gli attacchi può fare la differenza. Tra le società del settore figura la “T-Consulting”, società specializzata nell’erogazione di servizi IT gestiti (abbreviazione usata per intendere l’applicazione dell’informatica in una società od azienda) con un focus su Emilia-Romagna, Marche, Lombardia, Piemonte, Veneto e Trentino. «Forniamo tre macro categorie dei servizi – esordisce Matteo Cecchini, fondatore dell’azienda nel 2007 insieme a Vera Tucci –. La prima è la cyber security: abbiamo hacker etici all’interno della società che fanno attività di testing sulle aziende clienti, e abbiamo una struttura che si chiama Soc (Security operation center), con specialisti che analizzano quelli che sono i dati raccolti dalle infrastrutture dei nostri clienti e nel caso in cui ci siano avvisaglie di pericolo, intervengono, segnalano e fanno da guardiani della sicurezza; la seconda sono i servizi legati alla protezione dei dati, cioè il piano B che tiriamo fuori quando l’attacco c’è e allora devo permettere all’azienda di ripartire in breve tempo. La terza area è quella delle infrastrutture dei nostri clienti: ci mettiamo al loro fianco e li aiutiamo a gestire la loro infrastruttura. La nostra peculiarità è quella di fornire un servizio integrato. Abbiamo clienti che operano in ambiti delicati, come finanziario e difesa».
Come si può valutare la situazione delle nostre aziende? Risponde Vera Tucci: «La situazione è cambiata negli ultimi anni, oggi c’è maggiore attenzione alla tematica, la consapevolezza sta migliorando, anche se non è buona. L’anno spartiacque è stato quello del Covid, il 2020: in quell’anno è cambiata la percezione che l’azienda ha della centralità dell’It in azienda. Quando i dipendenti non sono potuti andare a lavorare, le aziende si sono rese conto quanto il sistema informativo potesse fare la differenza. Oggi il mercato impone all’azienda di avere all’interno qualcuno che se ne intenda». La situazione in Romagna non è rosea come si potrebbe pensare: «Il numero di attacchi è significativo, sia bloccati sia a buon fine – riprende Cecchini – . Il nostro è un territorio particolarmente preso di mira perchè fatto di aziende sane. Le cyber gang sempre più spesso studiano gli obiettivi andando a fare analisi sui bilanci: aziende sane che fanno utili saranno più predisposte a pagare un riscatto se non hanno un piano B».
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