Forlì. Cordoglio per la scomparsa del tecnico comunale Giovanni Milanesi: giocò nella Samp di Vialli e Mancini

Forlì

Si svolgeranno sabato, alle 14.30 in Duomo, i funerali del tecnico comunale Giovanni Milanesi, morto giovedì all’età di 59 anni. La notizia della sua morte, causata da un male implacabile che l’ha strappato alla vita in pochissimi giorni, ha fatto il giro della città in un battibaleno. Apprezzato e benvoluto da tutti, a cominciare dal Comune di Forlì, dove operava dal 2015, era appena diventato funzionario per selezione interna, dopo una vita lavorativa come assistente. La promozione era arrivata al culmine di una carriera ricca di riconoscimenti, ormai alle soglie della pensione. L’Amministrazione comunale lo ricorda come «tecnico di profonda esperienza e solida preparazione, apprezzato per la dedizione al lavoro, le competenze e per la straordinaria capacità di relazione». Tra le principali opere che lo avevano visto progettista nell’ambito del servizio Infrastrutture, spicca la realizzazione del parco del Campus universitario, senza dimenticare il fatto che «è stato tra i protagonisti dei principali interventi di rigenerazione e di mobilità urbana operati in città». Giovanni era pure un eccellente musicista e cantante, con alcune serate rimaste memorabili nell’ambito delle Rassegne estive organizzate dal Comune. Nel gennaio 2023 era salito alla ribalta per il saluto che aveva voluto tributare a Gianluca Vialli all’indomani della sua morte.

In gioventù, infatti, Milanesi era stato compartecipe di una delle “favole” più avvincenti della storia calcistica italiana, la Sampdoria dei “gemelli del gol” Vialli e Mancini. «Ho avuto la fortuna di giocare con entrambi - amava raccontare - fra il 1983 e il 1985, gli anni in cui la Samp “faceva le prove” per il grande exploit del 1991, quando vinse lo scudetto». Nel luglio 1983, al suo arrivo a Genova, si ritrova sotto la sede societaria al fianco di giocatori del calibro di Brady, Francis e Scanziani. Il sabato si allena e gioca con la Primavera di Marcello Lippi, mentre la domenica va in tribuna, oppure in panchina con la prima squadra. Gli allenamenti del giovedì erano unificati ed è lì che incontra Vialli e Mancini. Dalla sua memoria estraeva sempre le due partite di Coppa Italia 1983-1984, giocate in prima squadra allenata da Bersellini: «A Lecce vincemmo 3-0 (tripletta di Francis) e Vialli mi servì un bellissimo passaggio». Giovanni tirò da fuori area scheggiando la traversa e Gianluca gli sussurrò: «Dai, Mila, andrà meglio la prossima volta».

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