Forlì. Consiglio comunale: oggi è il giorno del verdetto per il presidente dell’assise, maggioranza ancora spaccata

E’ il giorno della resa dei conti. Infatti, torna a riunirsi oggi il consiglio comunale per chiudere la partita sulla nomina del presidente dell’assise cittadina. Salvo sorprese, la maggioranza, seppur spaccata, dovrebbe presentarsi con due candidati: Loris Ceredi per La Civica e Marco Catalano di Fratelli d’Italia, seppur indicato in prima battuta dalla Lega dopo lo sgarbo degli alleati venuti meno agli accordi presi al tavolo delle trattative e che prevedevano di spendere il nome dell’ex vicesindaco leghista Daniele Mezzacapo per la presidenza. La nomina del presidente del Consiglio, come noto, ormai è diventata un caso dopo il primo tentativo andato a vuoto in occasione del primo round che si è svolto lo scorso 2 luglio al Villa Romiti. Questa volta, però, si uscirà dall’aula con un’investitura. Ancora una volta per le prime due votazioni servirà ottenere la maggioranza qualificata, ovvero il voto dei due terzi del consiglio comunale. Ciò significa, visto le premesse, andare a chiudere la partita al ballottaggio al quale accederebbero i due candidati più votati al terzo scrutinio. Sul piatto al momento ci sono i nomi di Ceredi e Catalano. Se Fratelli d’Italia convergesse sull’esponente del proprio partito e assessore nella giunta precedente (candidatura comunque lanciata dalla Lega, perché il partito di Giorgia Meloni l’altra volta si strinse intorno al nome del civico Ceredi con il solo Damiano Bartolini a non partecipare al voto ndr), Catalano incasserebbe 10 voti. Per Ceredi, a questo punto, rimarrebbero solo le preferenze della Civica (quindi 6 voti al netto di quello che farà comunque Alessandra Ascari Raccagni che la volta precedente si astenne) e le 3 di Forza Italia. In questo caso il civico si bloccherebbe a 9 voti, con il rischio di essere escluso pure dal ballottaggio perchè comunque l’opposizione con ogni probabilità indicherà ancora il dem Giovanni Bucci (11 voti) visto che non è stata individuata una candidatura unitaria all’interno della maggioranza. Insomma, tanto dipenderà da quello che farà Fratelli d’Italia, partito che dovrebbe ritrovarsi poco prima di entrare in aula per mettere a punto la strategia. Infatti, l’intesa a poche ore dal voto sarebbe quella di far convergere la maggioranza su Ceredi, anche se da Roma il partito di Giorgia Meloni avrebbe “imposto” di spendersi per Catalano. In tutto questo resta anche l’incognita Massimiliano Pompignoli, uscito dalla Lega e sempre più vicino a Fdi anche in vista di quelle che saranno le elezioni regionali.

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