Forlì-Cesena, 83 denunce nel 2024 per il nucleo ispettorato del lavoro dei carabinieri

Forlì
  • 24 gennaio 2025

FORLI’-CESENA. 200 attività controllate. Oltre 600 lavoratori individuati di cui 33 risultati in nero. 34 provvedimenti di sospensione dell’attività. 83 soggetti deferiti in stato di libertà. 450mila euro di ammende e sanzioni. E’ questo il bilancio dei carabinieri del nucleo Ispettorato del Lavoro di Forlì, nell’intero anno 2024, nell’ambito dei controlli finalizzati a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso, del controllo della regolare occupazione dei lavoratori e alla verifica del rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. L’attività, con la costante collaborazione dei militari delle Compagnie Carabinieri di Forlì, Cesena, Cesenatico e Meldola, ha interessato i più disparati settori e in particolare le attenzioni sono state rivolte al settore edile, agricolo, manifatturiero, turistico – alberghiero e della ristorazione.

Nel corso dell’anno 2024, nell’ambito del settore edile, sono state controllate oltre 50 ditte operanti nel settore delle costruzioni, di cui 37 sono risultate irregolari in materia di sicurezza. Le violazioni maggiormente riscontrate sono riconducibili alla mancanza degli obblighi formativi a carico dei lavoratori, l’omessa sorveglianza sanitaria, l’omessa redazione del Piano Operativo di Sicurezza, il deposito di materiali sui ponteggi e la mancanza di protezioni verso il vuoto atte ad eliminare i pericoli di caduta di persone o cose dall’alto.

Venivano effettuati, inoltre, mirati servizi di vigilanza straordinaria nel settore agricolo, finalizzati alla prevenzione e repressione dei fenomeni dello sfruttamento lavorativo e del caporalato in agricoltura. In tale settore sono state ispezionate complessivamente oltre 30 imprese (società e ditte individuali), di cui 15 sono risultate irregolari e sono state esaminate le posizioni di circa 200 lavoratori del settore.

Altre attività di vigilanza hanno interessato il settore manifatturiero, con particolare riguardo a quello del mobile imbottito. Le ispezioni effettuate in tale settore hanno permesso di accertare che circa il 70% delle attività sottoposte a verifica, presentavano irregolarità relative alla normativa giuslavoristica o a quella sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Ulteriori attività di vigilanza sono state svolte nel settore turistico - alberghiero e della ristorazione dove sono state controllate oltre 30 attività, delle quali 21 sono risultate non in regola. Le violazioni maggiormente riscontrate sono riconducibili alla mancata valutazione dei rischi, non aver assicurato ai lavoratori una formazione adeguata in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, non aver inviato i lavoratori a visita medica preventiva e non aver designato un incaricato del servizio di primo soccorso e gestione delle emergenze.

Il bilancio

Le attività del NIL di Forlì hanno portato al complessivo deferimento all’Autorità Giudiziaria di 83 persone per violazioni connesse alla materia giuslavoristica e al rispetto della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Sono state esaminate complessivamente le posizioni di oltre 600 lavoratori e sono stati individuati 148 lavoratori irregolari, di cui 4 risultati anche privi di titolo di soggiorno sul territorio nazionale, e individuati 33 lavoratori “in nero”. Nell’ambito delle attività di verifica sono stati emessi 34 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale e le somme complessivamente contestate per le accertate irregolarità ammontano ad oltre 450.000 euro. Le attività ispettive dei Carabinieri del NIL hanno permesso, inoltre, di accertare omissioni contributive pari ad oltre 220.000 euro.

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