Forlì. Casa Romagna, partenza col botto per Caffè Flora e La Marì pizzeria FOTO

Forlì

Con l’apertura di Casa Romagna tanti forlivesi ieri hanno deciso di soddisfare la propria curiosità facendo una visita già dalle prime ore del mattino al Caffè Flora, altri hanno gustato una pizza di sera a “La Marì pizzeria” guidata da Renam Asirelli.

In un sabato mattina di forte vento, ma con il sole, la nuova location aperta in piazza Saffi al posto dell’ex Italy nel bellissimo palazzo Talenti Framonti ha destato parecchia curiosità. Cittadini, studenti e anche amministratori e personaggi più o meno noti forlivesi hanno subito fatto tappa nel nuovo bar. «È stata una partenza abbastanza caotica, è venuta tanta gente – afferma il titolare del Caffè Flora Leonardo Costanzi – siamo contenti e speriamo che la città continui ad apprezzare il nostro bar». Il giovane imprenditore ha deciso di sposare il progetto di Casa Romagna e insieme al suo staff è pronto ad affrontare la nuova sfida. Il caffè Flora sarà aperto tutti i giorni dalle 7 all’una puntando su alcune proposte principali: colazioni al mattino, tisane al pomeriggio, aperitivi la sera e cocktail bar fino alla chiusura con il bartender Luca Gorini. Tutto questo in modo da abbracciare un po’ le persone di tutte le età.

Ieri sera ha aperto i battenti anche “La Marì pizzeria” sulle ceneri della pizzeria Marì d’Otello spazzata via dall’alluvione di maggio e ora risorta in pieno centro. Un’avventura che anche Asirelli ha deciso subito di affrontare con grande entusiasmo. Ieri sera la partenza è stata col botto, i 120 posti disponibili nel locale sono andati bruciati in pochissimo tempo. «Abbiamo aperto l’app per dare la possibilità alle persone di prenotare online – afferma Asirelli – e le richieste sono volate, molte persone dopo l’alluvione e la chiusura forzata ci sono rimaste vicine e in tanti continuano a telefonare». Asirelli spiega il percorso che dopo la tragedia ha portato lui e lo staff a ripartire nel cuore della città. «Ho messo tutto me stesso in questo progetto e ho avuto la fortuna di trovare persone che condividono la mia motivazione e la mia ambizione – racconta Renam –. Siamo un gruppo nato dalle ceneri, e un po’ fa ridere, perché è l’acqua che spegne il fuoco, ma è stata proprio l’acqua a travolgerci. Abbiamo trovato una nuova casa e l’abbiamo resa nostra. Non tanto con gli arredi o i quadri, quanto con le nostre urla in cucina, i sorrisi in sala, i profumi degli impasti e delle preparazioni. Ci sono emozioni che si provano solo a casa. Casa Romagna è la nuova casa de La Marì. Dopo sei mesi di chiusura forzata aprire in centro è la cosa più bella che mi potesse capitare – prosegue –. E’ stato un percorso impegnativo, per fortuna supportato dalle persone che fanno parte dello staff e che sono pronte a proseguire con me. Il lavoro grande è stato cambiare un po’ tutto. Ho accettato di sposare il progetto di “Casa Romagna” perché mi piace valorizzare le eccellenze del territorio, soprattutto quelle più piccole che portano avanti il concetto di romagnolità, è un lavoro che già stavamo facendo nell’altro locale lavorando su ingredienti stagionali e prodotti tipici. Oltre alle pizze classiche abbiamo una proposta variegata di pizze stagionali che cambiano, nel nostro menù ci sono solo ingredienti freschi di stagione, non c’è un asterisco perché non è nella nostra filosofia».

La Marì propone anche qualche alternativa oltre alle pizze. «Faremo una piccola proposta ristorativa a completare quella della pizza per permettere ai clienti di venire a trovarci più volte – sottolinea Asirelli –. Quello che vogliamo fare è portare sempre più persone a conoscerci a riscoprirci, abbiamo cambiato contesto e forma, ma era un processo già iniziato nella mia testa». L’apertura di “Casa Romagna” rappresenta anche un’occasione per rianimare il centro storico. «L’obiettivo è quello di far riscoprire ai romagnoli la Romagna ma anche i territori e il centro storico – spiega ancora Asirelli – che è il punto più rappresentativo di Forlì. Io ho fatto il liceo, ricordo che facevamo le vasche dopo la scuola, mi piacerebbe riportare i giovani e le famiglie in centro. Puntiamo ad una clientela varia, partendo dalle fasce più giovani, ma con accostamenti innovativi o tecniche di lavorazione non consuete anche per chi ha qualche primavera in più». La Marì Pizzeria sarà aperta sette giorni su sette, per ora solo la sera. «Al momento abbiamo deciso di aprire solo la sera, poi quando saremo a regime e capiremo meglio la situazione, se ci sono le condizioni apriremo magari anche a pranzo, facciamo un passo alla volta e vediamo come si evolve il lavoro». Innovazione e qualità dei prodotti, mantenendo un giusto rapporto qualità-prezzo. «La nostra è una pizzeria, il target di prezzo è lo stesso di prima per le pizze classiche, è chiaro che aumentando la qualità delle materie prime, adesso possiamo sfoggiare di più sul menù. Abbiamo alzato l’asticella ma il rapporto qualità prezzo è immutato. Insomma, la margherita resta al prezzo popolare di 7 euro come nell’altro locale, sulle proposte variegate con l’impiego di materie prime pregiate il prezzo sale un po’. Il nostro è un locale per tutte le tasche – conclude Asirelli – in linea con quello che è una pizzeria dove però il cliente è consapevole che vista la qualità del prodotto può spendere qualcosa in più».

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