Forlì. Casa Romagna, ecco chi sono gli imprenditori della ristorazione che apriranno

Non c’è ancora una data, ma dicembre sembra essere una previsione credibile per l’apertura di Casa Romagna nei locali di palazzo Talenti Framonti, rimasti inutilizzati dalla primavera del 2021 dopo la chiusura di Eataly. A giudicare dal via vai che ruota attorno allo storico edificio che affaccia su piazza Saffi, tutto fa pensare ad un’imminente nuova inaugurazione. Come già annunciato dalla Fondazione Cassa dei Risparmi, proprietaria dell’immobile, lì sorgerà Casa Romagna, un polo gastronomico che, a differenza di Eataly, non farà capo ad alcun grande marchio nazionale, ma punta alla valorizzazione di realtà locali. Ora, anche se a palazzo dell’ex Monte di Pietà in corso Garibaldi vige la massima segretezza, qualcosa comincia a muoversi concretamente. E’ servito un lungo lavoro per concretizzare il progetto e i suoi interpreti, ma dopo più di due anni si ha più chiarezza sulla divisione degli spazi. In linea di massima al piano terra sarà installato un ampio dehor con bar per colazioni e aperitivi e si pensa di sfruttare anche la corte interna per eventi culturali. Al piano superiore ci sarà il “food court”, ovvero l’area di vendita dei prodotti gastronomici di eccellenza del territorio, così come la Fondazione stessa aveva annunciato nelle sue ultime comunicazioni ufficiali. Non mancherà una pizzeria, proprio come ai tempi di Eataly, il ristorante e anche una hamburgheria-birreria (presente anche nella versione originale di Eataly, la cui esperienza era cessata diverso tempo prima della chiusura definitiva, ndr). Negli spazi del terzo piano si pensa di realizzare, invece, corsi di cucina che con ogni probabilità potrebbero essere affidati a Casa Artusi. Tornando alle realtà che andranno a far rivivere palazzo Talenti-Framonti, la Fondazione Cassa dei Risparmi avrebbe già definito anche i nomi degli imprenditori, figure note e apprezzate in città per le loro proposte. Andiamo con ordine. La pizzeria sarà affidata a Renam Asirelli, già titolare insieme al padre de “La Marì d’Otello”. La pizzeria, inaugurata 7 anni fa in via Isonzo, tra l’altro è stata devastata dalla furia dell’acqua durante l’alluvione del 16 maggio scorso. L’hamburgeria, invece, sarebbe affidata all’imprenditore di Oasi street food (Taverna Verde), mentre ad investire sulla ristorazione in pieno centro storico è Luca Torelli dell’Arquebuse di Carpinello. A gestire il bar sarà Leonardo Costanzi, stesso imprenditore di Flora il locale di viale Corridoni aperto 9 anni fa, e Ciacarò che ha aperto da poche settimane in via dei Mille insieme al socio Kevin Romano. Seppur gli imprenditori siano vincolati a stringenti accordi di riservatezza, ormai sembra che la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì abbia chiuso il cerchio e sia pronta a giocare a carte scoperte tanto che a breve dovrebbe presentare il progetto Casa Romagna pubblicamente.